Maledetti architetti

Cos’è Maledetti Architetti

Maledetti Architetti è un ciclo di visite guidate, eventi ed esplorazioni urbane gratuite che ha l’obiettivo di portare alla luce il patrimonio architettonico del Novecento genovese.
Un weekend e nove location per un racconto organico che – grazie a una squadra di cultori della materia – porterà alla luce peculiarità, segreti, bellezze, storie e storia di un vasto repertorio di edifici firmati da progettisti di prima grandezza.

Perché Maledetti

Il nome di questo evento, organizzato da Comune di Genova e Fondazione Ordine Architetti Genova, prende scherzosamente spunto dal pamphlet di Tom Wolfe e descrive bene l’approccio dei genovesi verso la produzione architettonica del ventesimo secolo: un rapporto spesso conflittuale, fatto di incomprensioni, insofferenza, polemiche e rancori.
Una relazione difficile, un secolo di amore e odio, che è giunto il momento di conoscere e comprendere fino in fondo.

In questa edizione

Quest’anno, oltre a confermare alcune mete particolarmente care ai genovesi e accogliere l’entusiastica richiesta di adesione da parte di nuovi supporter, che si vanno ad aggiungere a presenze ormai consolidate, nella composizione del programma sono stati tenuti in debita considerazione alcuni avvenimenti di rilievo, quali il centodecimo anniversario dell’Expo di Igiene, Marina e Colonie, il centenario del contro-concorso per Piazza della Vittoria, il novantesimo del concorso per Piazza Rossetti, Genova Capitale dello Sport e Genova nel Medioevo. Ne conseguirà un insieme di siti posizionati prevalentemente fra Bassa Val Bisagno, Foce e immediato Levante.

 


 

  

Mercoledì 13 novembre: pre-evento

ROSA MODERNO

Luigi Carlo Daneri, Robaldo Morozzo della Rocca e la Pietra di Finale

La Pietra del Finale, secolare materiale da rivestimento monumentale impiegata in Liguria, nella stagione del Modernismo genovese ha vissuto il suo “canto del cigno” prima del completo esaurimento delle cave. Tra i protagonisti del periodo che fecero largo uso di questa risorsa, figurano Luigi Carlo Daneri e Robaldo Morozzo della Rocca, a riprova di un legame fra Movimento Moderno e cultura locale molto più stretto di quanto usualmente si creda.

Ne discutono Elisa Boeri, ricercatrice e insegnante di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano, autrice di “Luigi Carlo Daneri 1900-1972 – Abitare il paesaggio” (Silvana Editoriale 2024) e Stefano Moffa Passamonti, architetto, dottorato presso l’Università di Genova, autore di “Robaldo Morozzo della Rocca – Experimental attitude” (Quart 2024).

Modera l’incontro Giovanni Murialdo, presidente della sezione finalese dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e coordinatore del progetto Museo Diffuso del Finale-MUDiF.

Info:

Ore 16:30

Archivio di Stato di Genova – Auditorium Sant’Ignazio

A cura di Archivio di Stato di Genova, con il patrocinio di Fondazione Ordine Architetti Genova. 

Prenotazioni:

Posti limitati: è gradita la prenotazione a questi contatti.

Telefono: 010537561 

Mail: as-ge.comunicazione@cultura.gov.it

Sabato 16 e domenica 17 novembre

Coordinamento staff scientifico-divulgativo: Jacopo Baccani, per conto di Fondazione Ordine Architetti Genova. 

I siti

SEDE AMT, EX-UITE

Ufficio Tecnico UITE, dal 1895; Alberto Gollini, 1979-84

In alcuni luoghi la continua opera di stratificazione edilizia che caratterizza Genova si rivela particolarmente intensa. È il caso dell’area all’incrocio tra via Montaldo e via Bobbio, dove a partire dalla fine del XIX secolo vengono realizzate, letteralmente una sull’altra, diverse infrastrutture legate al trasporto pubblico (dagli omnibus agli autobus, passando per i tram elettrici): rimesse, officine, uffici, abitazioni dei dipendenti. Visitare questo complesso è compiere un viaggio alla ricerca delle tracce del passato, tra i raffinati innesti disegnati negli anni ’80 da Alberto Gollini e interessanti esempi di archeologia industriale.

Orari

Sabato
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.00, 15.00, 16.00.
Speaker: Sara Rulli

Domenica
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.00, 15.00, 16.00.
Speaker: Antonio Lavarello

Ritrovo

Via Montaldo 2

 

PIAZZA DELLA VITTORIA

Marcello Piacentini e altri, 1923-40

La celebrazione della Vittoria nella Prima Guerra Mondiale assume un ruolo centrale nel ventennio fascista. Nel 1923 Marcello Piacentini vince il concorso per la sistemazione della Spianata del Bisagno. Seguono polemiche feroci, un contro-concorso di protesta e una generale revisione a cura sempre di Piacentini.

A un attento dispositivo architettonico fatto di accademismo di regime, linguaggio “Novecento” e atmosfere alla De Chirico corrisponde però il sostanziale fallimento urbanistico di una piazza troppo grande per Genova, concepita come Foro Littorio ma poi vissuta perlopiù come grande posteggio e terminal per i pullman, e ancor oggi in cerca di un suo ruolo.                      

 

Orari
Sabato

9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30

Speaker: Camilla Ponzano, Anna Sala

Domenica
9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30

Speaker: Camilla Ponzano, Duccio Prassoli

Ritrovo
Fermata AMT 0461 (Cadorna-Vittoria direzione Levante)

                       

                                   

STADIO CARLINI BOLLESAN, EX-NAFTA

Paolo Vietti-Violi, 1927; Aldo Luigi Rizzo, 1981-88

Nel caotico panorama edilizio fra le alture di San Martino e Chiappeto, spicca la conca verde di un impianto sportivo quasi centenario: a metà degli anni Venti infatti la società Nafta commissionava un proprio stadio a Paolo Vietti-Violi, professionista rinomato in fatto di impianti all’aperto. Della struttura originaria sopravvive il velodromo, mentre negli anni Ottanta il generale restauro del complesso fu affidato ad Aldo Luigi Rizzo, a cui si deve la nuova tribuna contraddistinta da un’arditissima pensilina.

Lo stadio Carlini Bollesan è tuttora una cittadella che ospita svariate discipline, nonché un momento di quiete progettuale in una città affastellata.

 

Orari

Sabato
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.00, 15.00.
Speaker: Vittoria Bonini

Domenica
9.00, 10.00,
14.00, 15.00, 16.00.
Speaker: Beatrice Moretti, Gian Luca Porcile

Ritrovo
Rotonda Via Vernazza – Via Tagliamento, dai cancelli dello Stadio

 

PISCINE DI ALBARO

Paride Contri, 1933-36

Nei primi anni Trenta, l’Ufficio Tecnico della neonata “Grande Genova” si prodiga nella realizzazione di svariate infrastrutture funzionali al nuovo assetto territoriale della città: fra le varie opere spiccano le Piscine di Albaro, o Stadio del nuoto, progetto firmato da Paride Contri, autore anche del compianto Mercato dei fiori a Brignole.

È un architettura che guarda sia all’Otto sia al Novecento, concedendosi richiami alle suggestioni idroelettriche di Sant’Elia, oll’Olanda degli anni Venti e, più in generale, al vasto mondo del linguaggio Déco, ed è una struttura ancora oggi fondamentale per l’attività natatoria dei genovesi.

 

Orari

Sabato

12.00, 12.30, 13.00, 13.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30

Speaker: Gian Luca Porcile, Giulia Sola

Domenica
9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00

Speaker: Gian Luca Porcile, Giulia Sola

Ritrovo
Piazza Henry Dunant 2

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

PIAZZA ROSSETTI

Luigi Carlo Daneri, 1934-56

La storia della realizzazione di piazza Rossetti è il racconto dell’eccezionale contributo di impegno, coraggio, volontà e perseveranza senza cui quest’opera non sarebbe mai nata. Tuttavia, la sua qualità di luogo urbano pare perlopiù indifferente ai genovesi, il cui apprezzamento si ferma spesso alla sensazione di una certa freddezza percepita. Basta poco, però, per vedere nella serialità dei volumi candidi, nelle disadorne superfici piane delle facciate, una sorprendente quantità di storie, significati e richiami allo spirito di un’epoca nuova ed al suo proporsi alla vita degli uomini. La visita, attraverso una lettura attenta delle architetture costruite e dello spazio che le raduna, proverà a comunicare, oltre alla razionalità, anche il lato emozionale di un progetto straordinario.

Orari

Sabato
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.00, 15.00, 16.00.
Speaker: Francesco Rosadini

Domenica
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.00, 15.00, 16.00.
Speaker: Francesco Rosadini

Ritrovo
Piazza Rossetti 3C

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

CHIESA DELLA SACRA FAMIGLIA

Ludovico Quaroni, con Andrea Mor e Angelo Sibilla, 1956-59

La chiesa della Sacra Famiglia rappresenta un caso di architettura moderna estremamente interessante sotto molteplici punti di vista. Concepito come riedizione contemporanea di una chiesa romanica, l’edificio conobbe una straordinaria fortuna critica, nonostante numerose modifiche apportate già in fase esecutiva e pesanti manomissioni eseguite negli anni successivi dalla committenza. A fronte poi di un diffuso degrado, nei primi anni Duemila si aprì un dibattito estremamente interessante su come intervenire su un’icona del Moderno, che si ripresenta oggi al pubblico a conclusione di un attento restauro.

 

Orari

Sabato

9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.20

Speaker: Alessandro Meloni, Camilla Repetti

Domenica
12.00, 12.30, 13.00, 13.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30

Speaker: Alessandro Meloni, Camilla Repetti

Ritrovo
Via Bobbio 21

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

INA-CASA FORTE QUEZZI, “IL BISCIONE”

Luigi Carlo Daneri, Eugenio Fuselli e altri, 1956-68

Cinque nastri scenografici e severi arginano e incoronano l’espansione della città.

Luigi Carlo Daneri ed Eugenio Fuselli dirigono un ampio gruppo di architetti nella composizione di un frammento urbano talmente iconico da guadagnarsi il soprannome (bonario e insofferente) di “Biscione”.

Al di là del “razionalismo” e della sua impattante quantità, da quale punto di vista possiamo osservarne la qualità? A cinquant’anni di distanza, il “Biscione” mostra ancora la complessità architettonica dell’incontro, e dello scontro, di istanze politiche, geografiche, intellettuali e, non ultimo, estetiche.

Orari (arrivo sul posto della navetta, che parte da piazza Verdi – capolinea bus 15, ore 8.30, 10.00, 11.30, 13.10, 14.40, 16.10).

Sabato
9.00, 10.30, 12.00,
13.40, 15.10, 16.40.
Speaker: Francesco Bacci

Domenica
9.00, 10.30, 12.00,
13.40, 15.10, 16.40.
Speaker: Ayla Schiappacasse

Ritrovo
Fermata AMT 2096 (Fea 4/Emery)

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

PALAZZO SIAT, EX-BPN

Luigi Vietti, 1959-60

 

La sede di Genova della Banca Popolare di Novara, come quelle di Savona e Sanremo, è un progetto firmato da Luigi Vietti, novarese di nascita ma genovese di adozione.
Appartenente alla tipologia delle “case alte”, questo grande edificio per uffici si inserisce in un’area in profonda trasformazione a causa delle demolizioni pre e post belliche e si confronta sia con il tessuto otto-novecentesco di Genova, sia con altre architetture collettive a funzione direzionale che stavano rapidamente sorgendo all’intorno, costituendo il primo tassello della futura “city” di Piccapietra.

Orari

Sabato
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.30, 15.30, 16.30.
Speaker: Manuel Gelsomino

Domenica
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.30, 15.30, 16.30.
Speaker: Manuel Gelsomino

Ritrovo
Via V Dicembre 3, all’ingresso del palazzo

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

TORRE SAN VINCENZO, EX-SIP

Melchiorre Bega, Piero Gambacciani e Attilio Viziano, 1964-69

Negli anni Sessanta, a Genova, non solo si produce acciaio in gran quantità, ma lo si impiega in edilizia. Melchiorre Bega, Piero Gambacciani e Attilio Viziano condividono il progetto di un grattacielo in struttura metallica prefabbricata, scelto come sede regionale dalla neonata compagnia telefonica statale SIP. La nuova torre, contraddistinta dalla spiccata snellezza e dall’aspetto asimmetrico, svetta sul “Central Park” dei giardini di Brignole e diventa un riferimento visuale per chi, da levante, raggiunge il centro in automobile percorrendo Corso Europa.

Orari
Domenica
9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30

Speaker: Vittoria Bonini, Valeria Iberto

Ritrovo
Via San Vincenzo 2, all’ingresso della Torre

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

16 e 17 novembre: i tour

TOUR A PIEDI: “IL DECUMANO BISAGNO”

Un confine naturale fra Genova e i comuni di Levante è stato trasformato in cerniera fra due parti della stessa città. Un greto troppo spesso arido e sgradevole alla vista è stato nascosto con un viale dall’indubbio impatto scenografico per i canoni degli anni Trenta o Cinquanta. Un fiume capace di piene rovinose si è ritrovato drasticamente imbrigliato fra argini per cedere nuovi terreni alla speculazione edilizia. Le cause e gli effetti della copertura del Bisagno sono molteplici, e li indagheremo strada facendo in una comoda camminata da Sant’Agata fino alla Foce.

Orari
Sabato
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Cristiana Mondo

Domenica
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Cristiana Mondo

Ritrovo
Via Giuseppe de Paoli, presso il voltino di Sant’Agata

TOUR IN BICI: "LA CORNICHE GENOVESE"

 La nuova pista ciclabile fra la Foce e Boccadasse rende possibile un tour su due ruote lungo Corso Italia, promenade di inizio secolo che oggi si presenta come vera e propria fiera campionaria dell’architettura novecentesca genovese: un caos calmo che permette ai passanti di spaziare dai capricci di Gino Coppedè al rigore di Luigi Carlo Daneri, dalle balconate ricurve di Lorenzo Castello agli spigoli a sbalzo di Piero Gambacciani, dai tritoni neomanieristi della Marinetta ai “televisori” anni Settanta di Piero Fiorio.

Orari
Sabato
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Roberta Mazzucco

Domenica
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Roberta Mazzucco

Ritrovo
Corso Italia, angolo Piazzale ML King (presso ristorante Da Giacomo)

TOUR A PIEDI: “L’INVENZIONE DEL CENTRO STORICO PIÙ GRANDE D’EUROPA”

“Centro Storico” è un’espressione diffusasi dagli anni Sessanta; prima di allora si era soliti parlare di “Città Vecchia”. Studiare il passaggio da un’etichetta all’altra significa indagare il processo culturale che portò a una nuova sensibilità verso il passato della città, tale da determinare cosa andasse incluso entro un’area di tutela, cosa potesse essere sacrificato e come si potesse presentare la nuova entità attraverso una narrazione coerente. Fra sventramenti ottocenteschi, reinvenzioni di Medioevo ed eccessi del Moderno, attraverseremo il Centro Storico evidenziandone realtà poco note e sfatandone leggende metropolitane radicatissime.

Orari
Sabato
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Tiziana Buglione

Domenica
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Alessandro Ravera

Ritrovo
Sotto la Sopraelevata, di fronte a Palazzo San Giorgio

 

Gli eventi collaterali

QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE PIAZZA DAA VITTORIA

Il concorso, le polemiche, il contro-concorso, le varianti. Piazza di Francia, Piazza del Popolo, Foro Littorio. Dietro all’apparenza composta, quasi ieratica, di Piazza della Vittoria, si nasconde la storia di una lotta senza esclusione di colpi fra Genova e Roma che accompagnò la pianificazione di questo spazio, e che può essere considerata, a suo modo, sintomatica del passaggio dagli ultimi sussulti municipalisti del parlamentarismo liberale alla normalizzazione accentratrice della dittatura fascista. Rivivremo questo processo grazie alla vasta documentazione disponibile presso il Centro DocSAI.

Orari
Sabato
14.30, 16.00.
A cura di: Andreana Serra

Domenica
14.30, 16.00,
A cura di: Andreana Serra

Ritrovo
Via ai Quattro Canti di San Francesco 49-51 (ingresso DocSAI)

Genova City: opera in tre atti

CENTODIECI ANNI FA: L’EXPO DI MARINA, IGIENE E COLONIE

L’apoteosi del virtuosismo di Enzo Bifoli sotto la navigata regìa di Gino Coppedé, un’occasione per sperimentazioni tecnologiche come il Telfer e la funivia Ferretti, il commiato simbolico della Belle Époque da Genova: questo fu l’Esposizione Internazionale di Marina, Igiene e Colonie del 1914, l’ultimo grande evento mondano europeo prima della Grande Guerra. In Torre San Vincenzo, per chi prenoterà la visita guidata, sarà possibile contemplare tanto l’area su cui si estendeva l’expo, quanto una serie di immagini d’epoca gentilmente messe a disposizione da Fondazione Ansaldo.

Orari

Domenica
Durante le visite

Ritrovo
Torre San Vincenzo, ultimo piano

 

 

BRUTALIST ITALY

20000 km percorsi in 5 anni, dalle Alpi alla Sicilia, per selezionare più di 100 edifici e presentarli nel primo libro fotografico dedicato al patrimonio brutalista italiano: questo è “Brutalist Italy” di Roberto Conte e Stefano Perego (FUEL, 2023). Dalla sua uscita ha già venduto migliaia di copie in tutto il mondo e “Maledetti Architetti” sarà l’occasione per la sua prima presentazione a Genova, che sarà anche l’evento di chiusura di questa edizione. Ci vediamo allora in Torre San Vincenzo per parlare di Italia, Brutalismo e, più in generale, del Futuro di una volta, insieme a Roberto Conte.

Genova City: opera in tre atti