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Da Bolzaneto a Murta

La collina di Murta a Genova Bolzaneto

Antichi luoghi di culto, residenze di villa e un incantevole roseto

Scendendo dalla stazione ferroviaria di Bolzaneto, località dal passato contadino che successivamente visse lo sviluppo industriale, si giunge alla moderna chiesa di N.S. della Neve d’origine trecentesca e si prosegue lungo l’alberata Via Bolzaneto, tratto della strada voluta dal doge Cambiaso per rendere più agevole il percorso verso la sua villa di Cremeno. Attraversata la delegazione si giunge al convento di S. Francesco, il cui terreno, secondo la tradizione, sarebbe stato donato dalla famiglia Lercari direttamente al santo: nella chiesa sono conservate due opere dei Piola e una della scuola di Luca Cambiaso. Seguendo Via Barchetta, il cui nome ricorda un antico traghetto che permetteva il passaggio del torrente, si arriva alla Villa Ghersi-Carrega in cui fu ospitato Antoon van Dyck.

Proseguendo si raggiunge Teglia, l’antica Campo Florenziano, importante luogo di transito sul Polcevera e sede del pedaggio per Rivarolo in epoca medioevale. Oltrepassato il Polcevera arriviamo alla località di Trasta, profondamente modificata in epoca industriale, con intatti angoli di campagna nella zona dei Barabini.

Da lì è possibile salire per l’antica mulattiera di via Monfenera, così chiamata perché montava alle zone da fienagione, giungendo sulla collina dell’antico mirteto da cui deriva il nome di Murta, che diede un doge alla Repubblica. Il percorso si concluderà con la visita dell’incantevole roseto del cimitero del paese.

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