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Niccolò Rivara inizia l’attività a Sestri Levante come mercante di tessuti. Luigi, uno dei figli, sposa la chiavarese Angela Coppola e nel 1825 si trasferisce a Genova all’angolo tra Piazza San Lorenzo e Via di Scurreria, dove si trova ancora oggi, in posizione strategica di fronte alla Cattedrale.
A metà Ottocento i Rivara avevano già una vasta clientela, come documenta il giornale di cassa del 1847-1848: borghesi, aristocratici, la regina Maria Cristina di Savoia –moglie di Carlo Alberto – ordini religiosi, albergatori e ristoratori. Il negozio, dove si vendevano stoffe di vario tipo per biancheria personale e per la casa e i famosi macramè di Chiavari, è passato di padre in figlio ed è, da sempre, punto di riferimento per i genovesi.
Oggi Luigi Rivara ha festeggiato i 200 anni di attività e compiaciuto ricorda come Papa Giovanni Paolo II, in visita a Genova, abbia dormito tra lenzuola fornite dalla sua ditta.
Gli arredi conservano l’originaria fisionomia ottocentesca: la bella insegna, le vetrine e la porta d’ingresso in ferro e vetro, credenze, scaffali, una scaletta a parete, il bancone in noce massiccia nostrana, ricavato da un unico pezzo lungo più di cinque metri. Tra gli oggetti di valore antichi registri contabili e i “metri” dell’ottocento da vidimarsi ogni anno, per il controllo comunale, ormai abolito.