Ivos Pacetti, imprenditore futurista
Riapre al pubblico l'esposizione dedicata a quello che è considerato uno dei principali protagonisti della rinascita della ceramica albisolese del Novecento, Ivos Pacetti. L'artista collaborò con alcune tra le più importanti manifatture locali (M.A.S.; Casa dell’Arte; Alba Docilia, ILSA e SPICA) e fondò la Fiamma, aprendo nel 1956 il nuovo modernissimo stabilimento Ceramiche Minime Fratelli Pacetti.
Folgorato dalla dinamica e rivoluzionaria estetica futurista, Pacetti, che a fianco dell’attività di ceramista fu attivo anche come fotografo, pittore, scrittore e pubblicista, aderì nella seconda metà degli anni venti al movimento di Marinetti, abbracciandone le innovative soluzioni linguistiche e partecipando alle principali esposizioni del gruppo, in Italia e all’estero.
La mostra, realizzata grazie al sostegno dell’Archivio Pacetti – Studio Ernan Design di Albisola Superiore e ai prestiti provenienti da alcune tra le principali collezioni italiane di ceramica, intende offrire uno sguardo a 360° gradi sulla poliedrica attività artistica di Pacetti, privilegiando la sua produzione di ceramista (anche oltre il futurismo), ma documentando pure le sue sperimentali ricerche in campo fotografico e i più significativi aspetti della sua intensa attività pittorica.
La fondamentale svolta nella sua carriera avvenne nel 1920 quando, trasferitosi ad Albisola, iniziò a collaborare con la M.A.S. (Maioliche Artistiche Savonesi) di Dario Ravano.
Tuttavia se la ceramica rappresentò il suo principale campo d’azione, come artista e imprenditore, altrettanto significativo fu il suo impegno in altri ambiti espressivi. Pacetti traspose infatti dalla poetica futurista una peculiare inclinazione al progetto globale e alla multidisciplinarietà linguistica, come testimoniato dalla varietà delle sue innovative proposte tecniche e formali e dalla sua intensa e poliedrica attività imprenditoriale, che lo portò a relazionarsi con alcuni tra i più rinomati artisti italiani e stranieri operanti ad Albisola: una rete di conoscenze e di amicizie tangibilmente documentata dal museo di ceramica all’aperto, annesso al suo stabilimento e in cui, ancora oggi, si possono ammirare gli straordinari frutti di quella straordinaria stagione artistica albisolese.
A cura di Matteo Fochessati e Gianni Franzone
Informazioni: 0103231329 e al sito del Museo indicato a fondo pagina
Ingresso: intero 5€, ridotto 4€, scuole 3€
Allegati:
JPG -
Info utili