Acquedotti Storici: la via dell’acqua a Genova e Lisbona
La via dell'Acqua. Acquedotto Storico di Genova
Dalle sorgenti delle alte valli al mare. Una vera e propria Via dell'Acqua, che servendosi di un'antica struttura architettonica nella Val Bisagno ha garantito per secoli l'approvvigionamento idrico di Genova e del suo porto. Che attraversa boschi e sentieri, scavalca il Cimitero monumentale di Staglieno e, attraverso un percorso nascosto e sotterraneo nella parte urbana, arriva fino al Porto Antico.
La struttura
L’acquedotto storico è una struttura imponente, edificata già in epoca romana a partire dal fondovalle del torrente Bisagno per rifornire d’acqua la città. Durante tutto il medioevo, fino al 1600, venne ulteriormente ampliato ed elevato ad una quota più alta (circa 50 metri), per rispondere alle esigenze di una città in rapida espansione e raggiungere anche i quartieri più a ovest. Ufficialmente funzionò fino a metà Ottocento ma la sua acqua arrivava sino al quartiere del Molo ancora nel 1951.
Parte dei suoi 40 chilometri sono scomparsi col crescere del tessuto urbano ma restano lunghi tratti pianeggianti che disegnano un itinerario escursionistico pedonale (ma non ciclabile) interessantissimo sia dal punto di vista storico che naturalistico: le architetture civili e monumentali di cui abbiamo esempio nel ponte canale sul rio Torbido o nel portale del Barabino della Galleria della Rovinata, i capolavori di ingegneria dei ponte sifone sul Geirato e sul Veilino, gli antichi lavatoi, i ceppi in marmo che delimitavano i confini delle proprietà, i boschi di querce e castagno ed i versanti assolati a macchia mediterranea. Così, nel corso dei secoli, l'acquedotto si è trasformato e mimetizzato fra le case e gli orti dei vecchi borghi, giungendo fin nel centro cittadino.
L'itinerario
Il percorso inizia in località Cavassolo, in alta Val Bisagno, attraversa le alture dei quartieri di Prato e di Struppa, dove è possibile visitare l’antichissima Abbazia romanica di San Siro, edificata nel XII secolo, e prosegue verso il quartiere di Molassana; qui, sul rio Geirato, si attraversa il primo ponte canale, un’opera ingegneristica che permetteva il passaggio dell’acqua attraverso un sifone posto nella struttura del ponte stesso, per permettere all’impianto idrico di attraversare la valle senza doverne seguire il profilo, molto più lungo e spesso oggetto a frane e smottamenti. Il ponte, costruito nel 1777, è lungo più di 600 metri ed è sorretto da 22 arcate.
Lasciato il ponte, l’acquedotto continua il suo percorso lungo la Val Bisagno attraversando le valli del rio Trensasco e la valle Cicala: ci si addentra così in un ambiente selvaggio di macchia mediterranea e ripidi versanti boscosi, con il Forte Diamante che domina dall’alto, sulla vetta dell’omonimo colle.
Si prosegue ancora qualche chilometro fino alla chiesa di S. Bartolomeo di Staglieno; poco distante da qui vi è la casetta dei filtri, una delle stazioni di filtraggio dell’impianto, da cui inizia lo spettacolare ponte – canale sul rio Veilino, una meraviglia architettonica risalente al 1837 su progetto dell’architetto Barabino: lungo 450 metri e alto 20, è sorretto da 19 arcate e percorso da una coppia di tubi in ferro dentro le quali scorreva l’acqua destinata a raggiungere il centro città; la tubatura a monte è ancora quella originale della costruzione. Il ponte si sviluppa quasi “a volo d’angelo” sulle guglie e sulle cupole del Cimitero Monumentale di Staglieno, offrendone una visione estremamente panoramica.
Superati i 200 gradini del ponte, si giunge alla galleria che attraversa la collina di Via delle Ginestre, oltre la quale si arriva in via Burlando. Qui il tracciato dell’acquedotto si perde, inglobato dalle case, ed è possibile raggiungere il centro città a piedi o con un bus.
I ponti - sifone sono gestiti da associazioni che ne curano la manutenzione e l’apertura al pubblico; per verificarne gli orari contattare:
Per il Ponte Rio Geirato circolo Sertoli e-mail: circolosertoli@libero.it - cellulare: +39 3333208182
Per il Ponte Rio Veilino associazione Aegua Fresca e-mail: aeguafresca@gmail.com - cellulare: +393407167426
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