Il Sacro Catino
Il cosiddetto “Sacro Catino” è un piatto esagonale in vetro verde; secondo le cronache fu portato a Genova da Guglielmo Embriaco nel 1101, di ritorno dalla prima Crociata e dalla presa di Cesarea.
La tradizione vuole che si tratti del piatto usato da Gesù per consumare l’agnello pasquale durante l’Ultima Cena, e che sia stato realizzato in smeraldo. È quindi da sempre oggetto di grande venerazione, una delle reliquie più importanti e preziose conservate in città, noto anche come il “Santo Graal genovese”.
Agli inizi del XIX secolo, Napoleone volle che fosse portato a Parigi, dove fu studiato e si dimostrò che si tratta di un manufatto in vetro soffiato e non in smeraldo; studi più recenti hanno inoltre escluso che possa risalire ai tempi di Gesù, essendo certamente di fabbricazione più recente.
I segni di rottura e il pezzo mancante sono il risultato di un danno subito dal piatto mentre rientrava in Italia da Parigi.
Il Sacro Catino, che mantiene tutto il fascino di un oggetto prezioso e ricco di storia, è conservato oggi nel Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo.