Palazzo San Giorgio
Palazzo San Giorgio è un edificio storico tra i più rilevanti e conosciuti di Genova. Attualmente ospita la sede dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Il palazzo, compreso nel quartiere del Molo, si compone di due parti ben distinte: una parte più antica, tipico esempio di architettura civile medioevale, con il prospetto rivolto verso il porticato di Sottoripa, e una rinascimentale, rivolta verso il mare, nel cui prospetto, affacciato su via della Mercanzia, la breve via che collega piazza Caricamento e piazza Cavour di fronte al Porto Antico, si apre il portale di ingresso principale.
Il palazzo venne costruito tra il 1257 e il 1260 su commissione del Capitano del Popolo Guglielmo Boccanegra che intendeva così realizzare una propria sede per il potere civile, ben distinta da quella del potere religioso, insediato presso la cattedrale di San Lorenzo. Il progetto del nuovo palazzo pubblico fu affidato a Frate Oliverio, monaco cistercense, che grazie alle sue conoscenze tecniche già aveva progettato il prolungamento a mare del Molo Vecchio. Secondo la leggenda nella seconda metà del XIII secolo il palazzo ospitò anche le carceri in cui fu recluso Marco Polo.
Dal 1340 il palazzo divenne sede di magistrature di controllo dei traffici portuali e vi vennero insediate la dogana e gli uffici delle cosiddette Compere, enti incaricati della gestione dei prestiti in denaro fatti dai cittadini al Comune. Nel 1407 tutte le Compere furono riunite sotto un'unica gestione: nacque così la Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio, una delle prime istituzioni bancarie nate nell'Italia dei Comuni. Nel 1451 l'intero edificio passò all'amministrazione di S. Giorgio, assumendone il nome.
Il Palazzo fu destinato nel 1903 all'appena istituita autorità portuale, allora denominata Consorzio Autonomo del Porto di Genova.