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Sant'Ilario

Vista sul mare dalla collina di Sant'Ilario

Panorami mozzafiato, ville, coltivi e vegetazione lussureggiante

Il percorso inizia da Nervi, incantevole borgo marinaro, e si snoda armoniosamente tra il mare e le alture. Dalla stazione ferroviaria di Nervi , si raggiunge la passeggiata Anita Garibaldi, nata nella seconda metà dell’Ottocento per volontà del lungimirante Marchese Gaetano Gropallo, che trasformò per primo Nervi in un luogo di fama internazionale. Si procede in direzione del porticciolo per raggiungere il cuore del quartiere, la cui via principale, Via Oberdan, ricorda il passaggio delle merci lungo il Levante. In breve, si arriverà alla chiesa di San Siro, probabilmente risalente all'anno Mille, la cui facciata secentesca conserva ancora, incorporata nella muratura, quella precedente romanica e al piccolo Oratorio dei Turchini.

Camminando in salita, attraverso suggestive, antiche mulattiere, è possibile raggiungere l'Oratorio di San Rocco, eretto nel Trecento dopo la pestilenza e utilizzato come ospedale fino al Settecento. Con lo sguardo immerso in paesaggi meravigliosi, tra fasce coltivate a ulivo e macchia mediterranea, si raggiunge Sant'Ilario, il “paesino” cantato da De Andre’, già comune indipendente. E’ un luogo che racconta storie legate al cinema muto: quella di Rodolfo Valentino che vi frequentò la scuola di agraria e quella del suo cittadino Bartolomeo Pagano, il possente scaricatore che interpretò Maciste nel kolossal Cabiria del 1914 .

Dalla graziosa Chiesa di Sant'Ilario, si scende verso il mare passando davanti ad antichi lavatoi e all'oratorio di San Nicola, sicuramente antecedente alla chiesa parrocchiale.

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