Santuario di Santa Caterina da Genova e Museo dei Beni Culturali Cappuccini
Tags:
Genova Barocca
Questo splendido edificio religioso è rinomato come “Il cantiere del Cinquecento genovese”. Il motivo è la ricchezza di opere di maestri della pittura genovese della seconda metà del Cinquecento come Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco, Luca Cambiaso, Andrea e Ottavio Semino, Lazzaro e Pantaleo Calvi che sono racchiuse al suo interno.
Ecco il Santuario di Santa Caterina da Genova in Santissima Annunziata di Portoria, chiamato così con riferimento al quartiere di Portoria in cui è stato è stato edificato nel 1556, nell’ambito del convento dei frati minori cappuccini e dell’ospedale di Pammatone, principale struttura di cura genovese dal Quattrocento fino agli inizi del Novecento.
Una curiosità: presso questo ospedale aveva offerto il suo caritatevole servizio di assistenza agli ammalati Caterina Fieschi Adorno (1447 – 1510), figura tra le più alte del misticismo italiano, proclamata santa a metà Settecento. Il corpo incorrotto di Santa Caterina è conservato dentro al santuario.
A completare questo tesoro di fede e arte, pale e affreschi di pittori rappresentativi del Seicento e dei secoli successivi, come Domenico Piola, Pietro Raimondi, Giuseppe Palmieri e Aurelio Lomi.
Museo dei beni culturali cappuccini di Genova
Il museo è allestito all'ultimo piano del Convento dei Cappuccini di Santa Caterina e si propone di far conoscere la vita dei frati minori attraverso mostre temporanee a rotazione del patrimonio artistico, bibliografico ed archivistico e attraverso una raccolta permanente di pale d'altare, dipinti e sculture in genere raccolti presso i conventi liguri non più attivi.
Il museo è accessibile attraverso uno scalone monumentale realizzato a fine Settecento su progetto di Gaetano Cantoni per raggiungere la Cappella superiore della Chiesa del convento direttamente dalle corsie dell'ospedale di Pammatone.
Per informazioni su tariffe ed orari, si rimanda al sito del museo www.bccgenova.it