Santuario e guidovia della Madonna della Guardia
Come un Cammino di Santiago in miniatura, che in poche ore conduce a uno scrigno prezioso di ex voto e testimonianze popolari. Raccolti in secoli di devozione e di gratitudine per grazia ricevuta da una comunità marinara che nel mare ha sempre trovato mezzi e ragione di vita. E’ il percorso del pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Guardia che, dai suoi 800 metri di quota, veglia su Genova.
E che oggi, nel tracciato della Guidovia della Madonna della Guardia è un itinerario di trekking adatto a tutti ma particolarmente indicato per i più allenati, che possono iniziare la loro camminata nel comune di Ceranesi, dal centro dell’abitato della Gaiazza. Dove un portale in ferro e la caratteristica riproduzione di un vagone d’epoca adibito a pensilina è il punto di accesso di un’escursione che si sviluppa lungo una via pensata nel 1925 per consentire a pellegrini e visitatori del Santuario di raggiungerlo con poca fatica, a bordo di vagoni che usavano la trazione su gomma unendola alla guida su rotaia.
Inaugurata nel suo primo tratto nel 1929, la Guidovia vide il suo collegamento completo portato a termine nel 1934. E visse il suo periodo più brillante in occasione dell’Anno Santo del 1950 quando, durante le festività, l’impianto era in funzione con corse notturne e convogli speciali per trasportare un numero di pellegrini che arrivò a toccare il picco di 3 mila persone al giorno. Il declino della linea doveva tuttavia cominciare già poco dopo, con la diffusione di automobili e mezzi pubblici, mentre la successiva realizzazione del nuovo collegamento stradale nel 1963 e l'integrazione del servizio con autobus a partire dal 1964 ne decretarono la crisi definitiva.
Le carrozze di questa singolare soluzione di mobilità, autentici reperti di archeologia della tecnologia dei trasporti, una volta dismesse, ebbero destini diversi e a volte impensabili, arrivando a terminare la propria corsa fino in Germania: dall’esposizione in musei della scienza e della tecnica alla riconversione in roulotte in un campeggio, dalla riconversione in studio d’arte a elemento di arredo di una discoteca.
I numerosi punti panoramici sulla città e sul Golfo di Genova che si alternano lungo il suo percorso attrezzato di panchine, altalene, panche e tavoli per la sosta, fanno di questo itinerario uno delle proposte più attraenti di una Genova tutta da vivere all’aria aperta.