Forte di Santa Tecla
Forte di Santa Tecla
Costruito nel XVIII secolo a 180 metri sul livello del mare, nel luogo dove sorgeva l’oratorio di Santa Tecla, da cui prende il nome.
Forte di Santa Tecla
44° 24’ 46.07” N, 8° 58’ 38.04” E
Superficie totale
3.000 mq
Altitudine: 180 mt
Distanze:
da stazione Ferroviaria Brignole: 5 Km
da stazione Ferroviaria, Metropolitana Principe: 9,7 Km
da stazione Ferroviaria Sturla: 2,4 Km (a piedi), 6,8 Km (in auto)
da caselli austostradali:
Genova Est: 6,7 Km
Genova Nervi: 8,6 Km
Come arrivare
A piedi è raggiungibile scendendo dal Forte Richelieu, lungo il sentiero sul crinale, in meno di mezz'ora di cammino non impegnativo, su un sentiero che parte da Colle della Calcinara e collega tutti i Forti di levante della città.
Con un mezzo privato, dal quartiere di san Fruttuoso, percorrendo via Donghi, poi via Berghini e salendo in via Forte di Santa Tecla fino ad un piccolo spiazzo sterrato che conduce all'ingresso raggiungibile solo a piedi.
Con il mezzo pubblico invece si prende la linea 67 AMT che parte da Piazza Martinez. Vi è poi anche una ripida e stretta carreggiabile che sale direttamente dai pressi del Monoblocco dell'Ospedale San Martino (Salita Superiore Santa Tecla), percorribile agevolmente dai mezzi a due ruote.
Sentieristica:
Nessun sentiero presente
La sua costruzione trova le basi nel 1744 con l’improvviso assedio austriaco di Genova del 1747 durante la guerra di successione austriaca che vede fronteggiarsi gli eserciti austro-piemontesi da una parte e genovese-franco-ispanico dall’altra. Quella che era una piccola ridotta - addossata a una chiesetta campestre dell’XI secolo, dedicata a S. Tecla, e appartenuta al Doge di Genova Simon Boccanegra (1339) -, venne occupata dagli Austriaci. Il 12 giugno 1747, calati dal Forte Ratti, gli Austriaci sistemerono qui una batteria per colpire l’avamposto genovese della Madonna del Monte. L’importanza militare del luogo, il cui controllo consentiva l’accesso a San Martino e alla collina di Albaro, da cui le artiglierie potevano minacciare le mura di Genova, divenuta evidente durante l’assedio del 1747, consigliò la costruzione di una fortificazione permanente che fu immediatamente avviata su progettazione degli ingegneri militari francesi e liguri.
L’ingegnere francese De Sicre, assunto dalla Repubblica per la costruzione dei Forti, il 3 agosto dello stesso anno presentava al Senato della Repubblica di Genova il progetto e il disegno del Forte Santa Tecla. Nel 1774 il Maggiore ingegnere Michele Codeviola ne curò la sistemazione definitiva e nel 1820 fu ancora ampliato raggiungendo così la fisionomia attuale e definitiva.