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La Genova di Paganini

Statua Nicolò Paganini
La Genova di Paganini  arte, musica e armonia     Genova di PaganiniScopri Genova attraverso i luoghi di Niccolò Paganini: un percorso in undici tappe fra musica e storia.Per riconoscere chiaramente ogni luogo, di fronte ad ognuno è sistemata una "Pietra d 'incontro ": una targa in ottone che, sotto alla firma di Niccolò Paganini, descrive dell'evento paganiniano legato alla postazione.Ringraziamo l'associazione "Amici di Paganini" che ha promosso la creazione di questo itinerario in collaborazione con la Regione Liguria e il Comune di Genova, per averci messo a disposizione i materiali.Il percorso inizia presso il Teatro Falcone che si trova annesso al Palazzo Reale. Il Teatro fu il primo palcoscenico genovese e si ha notizia di rappresentazioni già dal 1645. Nacque dalla trasformazione della "Hostaria sub signu Falconis" dove, già dalla seconda metà del Cinquecento,vi furono esibizioni di vario tipo, come era in uso nelle locande all'epoca.Il sito ebbe numerose trasformazioni nel tempo, sino ai gravi danni subiti durante la seconda guerra mondiale e successivi rifacimenti negli anni '50 e '70 del '900, sino al restauro del 2004 per Genova Capitale Europea della Cultura. Viene utilizzato oggi come spazio espositivo.Nel teatro Falcone, teatro che agli inizi del Seicento vide gli esordi dell'opera in musica a Genova, Niccolò Paganini si esibisce il 9 novembre 1827 alla presenza del re Carlo Felice e della famiglia. La seconda tappa ci porta alla Chiesa e all’oratorio di San Filippo in via Lomellini. Qui Niccolò Paganini si esibisce per la prima volta come solista a Genova il 26 maggio 1794. La festa del Santo è celebrata con grande solennità e i fedeli ascoltano il violinista quando aveva solo 11 anni in un armonio concerto, ripetutosi anche l'anno successivo.Risalendo per via Cairoli, imbocchiamo via Garibaldi dove dentro Palazzo Tursi, troviamo la Sala Paganiniana, sita all'interno del percorso espositivo dei Musei di Strada Nuova. Qui è esposto il famoso violino realizzato da Guarneri del Gesù nel 1743, che Niccolò Paganini predilesse fra tutti gli strumenti che possedeva, chiamandolo affettuosamente «il mio cannone violino» per la pienezza del suono. Oggi è possibile ammirare il «Cannone» con un'immagine il più possibile fedele alle condizioni in cui venne consegnato alla città di Genova nel 1851, secondo una precisa disposizione testamentaria dello stesso Paganini. Nella Sala, insieme agli accessori originali del «Cannone», sono esposti altri cimeli di notevole interesse, tra i quali il violino «Vuillaume», che il musicista diede al suo prediletto, Camillo Sivori, nonché lettere autografe, spartiti, tra cui la Carmagnola, ed altri oggetti appartenuti a Paganini.Nella Chiesa di Nostra Signora delle Vigne il 1° dicembre 1794 Niccolò Paganini suona in occasione della festa di San Eligio, il santo protettore di una delle più importanti associazioni di mestieri presenti in città, «l'Università degli Orefici». Paganini, che da poco ha compiuto dodici anni e che si esibisce in pubblico per la seconda volta, stupisce quanti lo ascoltano per la grande «destrezza e maestria».Un’altra tappa importante è il Teatro Carlo Felice dove il 30 novembre 1834 Niccolò Paganini suona per la prima volta. Fra le pagine eseguite, anche le variazioni su “Nel cor più non mi sento” e Il Carnevale di Venezia.Il teatro accoglie nuovamente Paganini il 5 dicembre 1834 per un concerto che il violinista realizza per destinare l'intero incasso a beneficio delle famiglie  povere.Quello che oggi vediamo come il Palazzo di Giustizia prima della II guerra mondiale era il palazzo Pammattone, sede dell'Ospedale Civile, la cui origine risale al 1422, e ricostruito nel 1758. Tra il 1966 e il 1974 il Comune di Genova costruì sulla stessa area il Palazzo di Giustizia, salvando il settecentesco cortile e il colonnato monumentale del vecchio ospedale.Il 27 agosto Paganini si reca all'ospedale in compagnia del figlio Achille a far visita ai malati di colera.Tornando in piazza De Ferrari troviamo Palazzo Ducale e la Torre Grimaldina che svetta sopra di esso. Qui dentro nel maggio del 1815 Niccolò  Paganini subisce una detenzione a seguito della denuncia di ratto e seduzione di Angiolina Cavanna, una giovane di circa vent'anni con la quale aveva convissuto e dalla cui relazione era stata data alla luce una bimba priva di vita.Il 2 gennaio 1835 Paganini torna a Palazzo Ducale, questa volta per suonare in un ricevimento organizzato dal governatore di Genova, conte Filippo Paolucci.La Chiesa di San Donato custodisce il primo documento relativo a Niccolò Paganini che, nato il 27 ottobre 1782 in Via delle Fosse del Colle n.1359 (poi Passo di Gattamora 58) da Antonio e Teresa Bocciardo, era stato battezzato il giorno successivo nella Chiesa di San Salvatore in Piazza Sarzano (oggi Aula Magna della Facoltà di Architettura).Nella Casa natale, abbattuta durante il nuovo assetto urbanistico della città nel 1970, il piccolo Niccolò apprese dal padre i primi insegnamenti musicali e a suonare il mandolino ed il violino.Di fronte alla Chiesa di Sant'Agostino oggi c'è il Teatro della Tosse, mentre all'epoca di Paganini si trovava il più famoso palcoscenico della città: il Teatro Sant'Agostino.Niccolò Paganini tiene la sua prima accademia pubblica nel teatro di S. Agostino il 31 luglio 1795 nella quale esegue, forse per la prima volta, la «Carmagnola con variazioni».Infine il 28 luglio 1835, nel giardino della villetta del Marchese Gian Carlo di Negro con una sontuosa festa viene inaugurato un busto marmoreo del musicista, opera dello scultore Paolo Olivari.Nei Musei di Nervi, la Galleria d'Arte Moderna espone, nelle collezioni permanenti del piano terreno, due noti ritratti del celebre violinistaeseguiti quando il musicista era in vita, da Giuseppe Isola (Genova, 1808 - 1893), nel 1836 (donato al Comune di Genova dallo stesso pittore nel 1869),  e da Pelagio Palagi (Bologna 1775 - Torino 1860), intorno al 1815. Vi ricordiamo inoltre Casa Paganini: il luogo voluto e chiamato cosi dagli Amici di Paganini per il restaurato complesso monastico di Santa Maria delle Grazie la Nuova, che restituisce cosi una casa al musicista genovese dopo che la sua casa natale era sta abbattuta negli anni '70.La Casa Paganini nasce dal restauro del monastero di Santa Maria delle Grazie la Nuova, in Piazza Santa Maria in Passione sulla collina di Castello, da dove, tra gli anni 1980 e 1990, partì il processo di valorizzazione del centro storico genovese.Il restauro ha evidenziato varie stratificazioni architettoniche che raccontano la complessa storia dell'edificio con testimonianze di ventisei secoli di storia genovese. Nel 1987 l'edificio fu acquistato dall'Università degli Studi di Genova. La Regione Liguria ascoltando le forti istanze dell'Associazione Amici di Paganini che da tempo desiderava restituire una casa al grande violinista genovese, diede l'avvio nel 1999, al restauro del sito monumentale di Santa Maria delle Grazie la Nuova trasformandolo nella "Casa Paganini". Nel Novembre 2004 è avvenuta l'inaugurazione della “Casa Paganini”,diventata poi Centro Internazionale di Eccellenza, InfoMusLab, gestito dall'Università di Genova.
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