INCONTRI E RASSEGNE

Dal 25-02-2024 al 07-04-2024

CDWR e i Servizi Educativi della Direzione Musei Civici di Genova presentano lo spettacolo Dialoghi Ibridi: domenica 25 febbraio alle ore 18 il Teatro Auditorium Stradanuova ospita una performance di Visual Vernacular in cui performer sordi, ispirandosi alle opere esposte presso i Musei di Strada Nuova, conducono il pubblico alla scoperta del patrimonio culturale dei musei attraverso la prospettiva di questa particolare pratica artistica.

Il Visual Vernacular (in acronimo VV) è una forma d'arte derivante dalla lingua dei segni che fa parte della cultura sorda. È un linguaggio artistico performativo che mescola elementi della poesia in lingua dei segni all’espressività teatrale, alla danza contemporanea e al linguaggio fotografico e cinematografico. Lo spettacolo è il risultato di un workshop di Visual Vernacular che si tiene a Palazzo Rosso a cura dall’attrice/performer sorda Chiara Lucia Conte dedicato a ragazze e ragazzi sordi genovesi e fa parte di un ciclo di laboratori e spettacoli. La performance restitutiva, una sorta di opera d'arte in movimento, si svolge domenica 25 febbraio alle ore 18 sul palco del Teatro Stradanuova. La partecipazione è libera e gratuita.

L’evento è parte di un più ampio progetto che si articola in tre tappe: dopo la prima svoltasi a dicembre 2023 presso il Museo d’Arte Orientale di Torino con la collaborazione dell’Istituto dei Sordi di Torino, le due successive coinvolgono altrettante importanti realtà museali della città di Genova. Infatti, oltre a questo appuntamento tra Palazzo Rosso e il Teatro Stradanuova, il progetto si conclude a Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo con una performance domenica 7 aprile. Il workshop e lo spettacolo, condivisi e co-progettati con la Direzione Musei Civici del Comune di Genova vedono in particolare il coinvolgimento dei Servizi Educativi dei Musei Civici il cui impegno quotidiano è rendere i musei luoghi di inclusione e benessere. Una produzione di Carlo di Biase, Consuelo Frezza, Francesco Corica Realizzato con i fondi otto per mille della Chiesa Valdese