I corali di Santa Maria di Castello
In occasione dell’evento Ianua Genova nel Medioevo, la visita a Santa Maria di Castello sarà arricchita da una esposizione di alcuni preziosi corali miniati che appartengono alla chiesa. Saranno esposti due Antifonarî e due Graduali del primo quarto del XIV sec. (1325-1327), provenienti dai distrutti conventi di San Domenico e dei SS. Giacomo e Filippo; e due Antifonari a stampa, più recenti, risalenti al 1599 e al 1735.
Il “Corale” è un libro liturgico che si usava nel coro, lo spazio nell’abside della chiesa in cui prendevano posto sacerdoti e monaci. Al centro si trovava un grande leggio su cui venivano collocati uno o più “corali”, orientati in varie direzioni, in modo che ciascuno dal suo posto potesse leggere il testo e la musica dei pezzi che venivano recitati o cantati.
Per questo, i corali sono grandi volumi, che si potevano leggere da lontano; ma sono anche testi sacri, arricchiti da splendide miniature. Inoltre, nei corali venivano riportate le musiche da cantare durante le funzioni, che appartengono al repertorio del canto gregoriano.
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