Dicembre, Natale e non solo. Nel mese dalle giornate più corte dell’anno che precipitano verso il solstizio d’inverno Genova si veste di luce per illuminare la notte che arriva troppo presto. E i locali pubblici dei caruggi del suo Centro storico diventano scrigni di luce calda, rifugi accoglienti che offrono riparo alle sciabolate di tramontana o agli sbuffi di scirocco che si infilano negli imbuti stretti dei vicoli. Alla scoperta di questo mondo scintillante, ma a volte appartato, conducono le visite guidate alle tante botteghe storiche che, nell'epoca della produzione globalizzata delle merci, sono  tesori di una preziosa sapienza artigianale. Una proposta consolidata, che si affianca a quella dedicata espressamente a un percorso guidato alla Genova medievale  e alle Chiese dei Rolli, le edicole votive, i presepi e le tradizioni più autentiche del Natale genovese. Come quella, unica tra le città italiane, del Confeugo  L’antico rito dell’abbruciamento di un tronco di alloro in segno di buon auspicio. Cerimonia pubblica della Repubblica di Genova, documentata dal secolo XIV, in occasione del Natale, quando il popolo rendeva  omaggio beneaugurante alle massime autorità presentando un tronco d’alloro decorato con nastri bianchi e rossi. Il dono era recato dall’Abate del Popolo  al Doge. Il tronco veniva poi bruciato, sempre per buon auspicio, e i presenti cercavano di portarne a casa un tizzone, come amuleto per il nuovo anno. 

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