Fra parole e musica la Commenda si racconta
Il
16-06-2018
Percorso a due voci alla scoperta di storie e sonorità medioevali, tardo rinascimentali e ottocentescheLa Commenda come non l’avete mai sentita e vissuta.A traghettarvi in questo viaggio a ritroso nella storia il soprano Anna Santina Giunta e Lorena Fazzari, responsabile del Dipartimento Scientifico della Cooperativa Solidarietà e Lavoro.Un percorso inedito racconta la Commenda di S. Giovanni di Prè: un connubio tra storia, musica e architettura, fra stili che si rincorrono e sovrappongono, per conoscere l’Hospitale medioevale di Genova.Uno degli aspetti più curiosi e particolari è l’unione della struttura con le due chiese sovrapposte: la chiesa superiore e la chiesa inferiore. Proprio da quest’ultima inizierà la visita, presentando la funzione e l’unione di epoche storiche e stili architettonici differenti; in questo contesto, emblematico è l’ascolto dell’Ave Maria di Charles Gounod.Le note medioevali con arrangiamenti attuali degli anni duemila del brano Federkleid, fanno da perfetta colonna sonora al piano terra dell’Hospitale: struttura medioevale ma dai forti legami storici attuali.Accompagnati dal Lamento della ninfa di Claudio Monteverdi, si passa a scoprire angoli sorprendenti dell’Hospitale.La sala Santa Brigida mostra bene lo spirito dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme: accanto alla spiccata spiritualità ben rappresentata dall’accudimento verso i pellegrini e i bisognosi, vi era anche l’animo combattivo nel custodire i tesori della cristianità. Il modello della galea ci ricorda questo aspetto: il viaggio verso Oriente.Le sorprese continuano nel Giardino dei Semplici: qui i monaci coltivavano spezie e ortaggi per il sostentamento quotidiano, ma anche le erbe officinali per produrre unguenti, olii, pomate e tutto ciò che occorreva alla guarigione degli ospiti. La magia della natura ci verrà fatta apprezzare dalle dolci note di "Selve amiche" di Antonio Caldara.Dalla medicina, alla musica, alle arti… il medioevo è ricco di donne forti che hanno segnato la storia. All’interno del primo piano scopriremo questo aspetto affascinante accompagnati da un bellissimo brano di Barbara Strozzi "Che si può fare".Nel corso dei secoli l’Hospitale cambia funzione, soprattutto dopo che l’età dei pellegrinaggi e delle crociate termina. Il secondo piano è l’emblema di questo cambiamento, quando da luogo di accoglienza ed accudimento diviene Commenda, il cui compito principale diventa la gestione del patrimonio. La struttura è chiaramente diversa anche dal punto di vista architettonico. Il cambiamento dei tempi è visibile nelle frizzanti ed accattivanti note del brano "Una voce poco fa" di Rossini.INFO E PRENOTAZIONICosto: 10 € a partecipante.Prenotazione obbligatoria sino alle 17.00 del giorno precedente al n. 348 3578720, biglietteria museo tel. 010 5573681
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