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Sentiero Naturalistico “Vittorio Cian” ai Laghi del Gorzente

Laghi del Gorzente

Presentato da Club Alpino Italiano Sezione Bolzaneto

Link pagina “Sicuri in montagna Genova Outdoor”

Partenza: località Prou Renè
Coordinate per GPS WGS84  N44.52150° E8.82327°

Con il mezzo privato: ampio posteggio alle coordinate sopra indicate.
Con il servizio Smart Mobility:
a.    servizio Elettra car sharing                                                       

QUOTA DI PARTENZA : mt. 825 slm
DISLIVELLO : + 500 mt.
SVILUPPO: 13,5km
TEMPO DI PERCORRENZA : 5/6 ore
DIFFICOLTÀ’ : E

NOTA AGGIUNTIVA : Si tratta di un itinerario di montagna piuttosto lungo, per il quale occorre il giusto allenamento ed equipaggiamento. Lungo il percorso non sono presenti fonti d’acqua o punti di ristoro. Occorre inoltre l’adeguato abbigliamento in funzione delle stagioni (freddo intenso, vegetazione invasiva ecc.).

SEGNAVIA: segnaletica dedicata sul posto

Il Sentiero Naturalistico dei Laghi del Gorzente, dal 2019 intitolato a Vittorio Cian, uno dei suoi primi ideatori e promotori, è stato realizzato da volontari della sezione del CAI di Bolzaneto.
Il tracciato ha inizio nella località Prou Renè, sulla strada Provinciale dei Piani di Praglia e si sviluppa lungo un anello nell’alta valle del torrente Gorzente, toccando due dei tre laghi artificiali realizzati a cavallo tra i secoli XIX e XX per l’approvvigionamento idrico di Genova e la produzione di energia idroelettrica. Il percorso completo è tutto segnalato, così come sono individuate da apposite targhe le varie specie arboree che si incontrano e i punti di interesse.


Seguendo il sentiero naturalistico si attraversano ambienti diversi, dal bosco alla prateria, alla zona umida, e si possono osservare numerose varietà botaniche. Particolarmente interessante è la presenza, nella zona umida, di piante insettivore (drosera e pinguicola). Nelle zone boscose si possono osservare latifoglie (nocciolo, rovere, sorbo montano, ontano, castagno…) e conifere, in particolare il pino nero, specie non autoctona ma utilizzata in passato nei rimboschimenti. Vi sono poi numerosi fiori spontanei, soprattutto in primavera/inizio estate: mughetto, scilla, dafne, tulipano di monte, asfodelo e molti altri. Alla flora del Sentiero Naturalistico il CAI Bolzaneto ha dedicato una esaustiva pubblicazione corredata di foto utilissime per l’identificazione delle piante presenti.


Oltre agli aspetti di interesse naturalistico, lungo il percorso si trovano anche luoghi e manufatti di interesse storico, tra cui:
•    la Pietra del Grano, un grande masso presso il quale nell’antichità si incontravano mercanti provenienti dalle regioni padane per scambiare grano (da cui il nome del luogo) e vino con i mercanti liguri che fornivano loro i prodotti tipici della costa, principalmente sale e olio.
•    le numerose neviere, che sono state ripulite e incluse in un percorso ad anello dedicato (Anello delle Sette Neviere). Si trattava più propriamente di ghiacciaie, grosse cavità, di circa 10 m di diametro e profonde 5 o 6 metri, rivestite di pietre, che, prima della diffusione dei frigoriferi, durante l’inverno venivano riempite di neve e poi ricoperte di materiale isolante (foglie secche e paglia); la neve, una volta solidificata, era tagliata in blocchi che venivano poi trasportati a Genova a dorso di mulo in apposite sacche di tela; si ha notizia di questi impianti a partire dal XVII secolo e rimasero in uso fino al 1870 circa.
•    il Sacrario dei martiri di Passomezzano, nel luogo in cui furono uccisi alcuni partigiani sopravvissuti alla strage della Benedicta nell’aprile 1944.
•    il “termine della Tavola Bronzea di Polcevera”: questo, situato a poca distanza dal punto di inizio del Sentiero, era uno dei cippi apposti nel 117 a.C. dai Romani per delimitare il territorio dei Liguri Langenses, a seguito dell’arbitrato dei magistrati Quinto e Marco Minucio Rufo, la cui sentenza è registrata appunto sulla Tavola, rinvenuta nel 1506 in un campo nei pressi di Pedemonte.


Lungo la dorsale del Bric Guana, in posizione panoramica ad una quota di 905 m, sorge l’Osservatorio Naturalistico Damiano Barabino, un vecchio fabbricato di servizio dell’acquedotto De Ferrari Galliera, concesso in comodato al CAI Bolzaneto che lo ha ristrutturato e trasformato in “rifugetto”, come viene affettuosamente chiamato dai soci. L’edificio, utilizzato come punto di appoggio per le osservazioni ambientali e punto di sosta per le escursioni, comprende un vano in muratura (aperto tutte le domeniche) dotato di stufa e arricchito da modellini e campioni naturalistici della zona, oltre a un vano in legno, sempre aperto e utilizzabile come riparo d’emergenza. La struttura è intitolata al socio Damiano Barabino, alpinista di punta della Sezione di Bolzaneto, prematuramente scomparso in montagna.
 

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