Il negozio di Elettrauto “Battifora” è da decenni un punto di riferimento per i sestresi in particolare, ma anche per tutti i genovesi ed è un vero e proprio gioiello nel suo genere. Sembra di entrare in un luogo sospeso tra passato e presente, tanti sono gli oggetti pieni di fascino e di mistero che catturano l’attenzione di quanti vi entrano.

E’ stato fondato da Bruno Battifora nel 1938 come negozio per la riparazione di automobili e vendita di pezzi di ricambio che il signor Bruno, anche abile violinista, trattava con amore e considerava quasi come uno spartito musicale. L’attività passa poi nelle mani della figlia Elisabetta che con il marito Paolo Nicora e il figlio Bruno, e da inizio 2020 solo con Bruno, porta ancora avanti l’officina con la stessa passione e dedizione di sempre.

L’officina, nella sua sede originaria nell’attuale via Hermada, ha conservato intatte le caratteristiche principali. Si trova al piano terra di un palazzo in stile eclettico, costruito nei primi anni del Novecento quando la delegazione divenne un importante centro industriale.

All’interno c’è ancora l’antica pavimentazione realizzata nella tipica graniglia genovese con decori floreali. Le scaffalature, il bancone per la vendita e quello da lavoro sono sempre gli stessi dal 1938 . Gli scaffali hanno ripiani e montanti di metallo mentre i banconi sono in legno e realizzati dal fondatore dell’attività.

Molto affascinanti sono il banco di prova di tutte le funzioni elettriche costruito dal Signor Bruno e ancora funzionante e una vetrina che custodisce molti pezzi di motori di vecchie auto. Ma sono le tante attrezzature dentro al negozio che “commuovono” e raccontano una piccola storia dell’automobile: appese alle pareti ci sono vecchie targhe pubblicitarie in metallo smaltato a colori dei prodotti di vendita come candele Bosch del 1932, ricambi elettrici magneti Marelli, ricambi per autovetture della Carello; sugli scaffali e negli armadi a parete antichi ricambi per motori quali magneti, spinterogeni, calotte in bachelite, trombe ad aria, antichi voltometri e amperometri da museo.

E si può ammirare tutto questo grazie alla passione di Elisabetta e Paolo che hanno voluto conservare e salvare tanti oggetti, così come oggi fa con amore il loro figlio Bruno.

E soprattutto in questo negozio si respira un’atmosfera d’altri tempi che richiama le consuetudini commerciali di una volta, dedite al buon rapporto con la clientela al di là dell’interesse economico.