Presentato in collaborazione con la Federazione Escursionistica Italiana

 

 

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Punto di partenza: Prà

Coordinate per GPS WGS84: N44.42536 °E8.78917°

 

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QUOTA DI PARTENZA : mt. 5 slm

DISLIVELLO : + 1000 mt.

SVILUPPO: 8,8 km solo andata

TEMPO DI PERCORRENZA : 3 ore solo andata

DIFFICOLTÀ’ : E

 

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Nota aggiuntiva: percorso adatto ad escursionisti allenati, che si svolge su terreno adatto ha chi ha piede fermo e buon allenamento, abbigliamento ed attrezzatura adeguate. Scorta d’acqua a seconda delle esigenze personali. Da evitare nei mesi più caldi, diviene uno straordinario percorso di media montagna (per le persone esperte ed allenate) in caso di innevamento. L’ultimo tratto prima della vetta può risultare un po’ esposto per chi soffre particolarmente di vertigini

 

SEGNAVIA: rombo rosso

 

Dalle fermate AMT o dalla stazione FS si raggiunge via Ramellina che si percorre per circa 50 metri per poi procedere su tracciato pedonale. Si prosegue fino ad attraversare via Cordaneri ed il ponte sul rio San Pietro, quindi in via della Torrazza per circa 150mt per imboccare nuovamente sulla destra, un tratto pedonale ed incrociare ancora una volta, per un breve tratto, la strada asfaltata. Si arriva in salita Sciallero e si gira a sx per incrociare la strada asfaltata (fermata servizio integrativo i01 AMT direz. monte Torrazza 3 Cod. 10549 e direz. Centro Torrazza 6 Cod. 10550). Lungo il tragitto su strada si incontreranno nuovamente altre fermate fino al capolinea capolinea Cod. 10449 a quota 210m. Chi volesse evitare il tratto asfaltato può utilizzare il servizio integrativo i01 sino a questo punto e seguire da qui il tracciato dapprima su asfalto poi al secondo bivio a destra (indicazione sentiero Pra-punta Martin al punto N44.44457°E8.79320°). Adesso inizia il sentiero vero e proprio, si passa la località Case Scogli Neri e si prosegue in direzione nord su terreno roccioso e un po’ sconnesso fino a un traliccio dell’elettrodotto; si continua seguendo il “rombo rosso” fino all’ampia sella del “Cian de figge” (mt.615). Si prosegue lungo un’ampia mulattiera per poi prendere un sentiero che sale fino a un’area attrezzata in prossimità della sorgente “Fontanin” (920 mt, N44.47345° E8.79850°) e nelle vicinanze di una tipica “baracca de pria”; si costeggia la pista del metanodotto fino alla base del Monte Pennello; dopo poco si lascia la strada e, tramite un sentiero segnato con “rombo rosso vuoto” e “cerchio rosso pieno” si perviene alla base della piramide terminale di Punta Martin (1001 mt.) la cui croce di vetta si raggiunge per facili roccette.

Arrivati a punta Martin (la pronuncia corretta è Martìn, abbreviazione di Bricco Martìno) possiamo osservare lo straordinario panorama sulle sottostanti valli, su tutto l’arco alpino e appenninico e del golfo ligure,  su cui lo sguardo può spaziare dai suoi 1001m di altezza. Tutto attorno alla croce di vetta (libro delle firme) sono ubicati numerosi ex-voto e ricordi di persone che hanno amato la montagna e che su questa vetta hanno voluto essere ricordate per l’eternità. Poco sotto è l’arrivo della celeberrima via d’arrampicata “Cresta Federici”, aperta di genovesi Federici e Picasso nel 1906, un classico per tutti gli alpinisti genovesi.

Per la discesa sono possibili i seguenti itinerari:

• Ripercorrere integralmente il tragitto d’andata fino a Prà;
• Proseguire in direzione S-O sul sentiero Punta Martin –Acquasanta, (sentiero EE a tratti esposto) ed arrivare alla fermata della linea AMT 101 Acquasanta/FS Cod.2429) e Stazione FS Acquasanta.

Occorre considerare almeno 2.30 ore per il ritorno.