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Quinto – Monte Moro – Nervi

Quinto – Monte Moro – Nervi
Presentato in collaborazione con il Municipio IX Levante         Scarica il file “Sicuri in montagna Genova Outdoor” a fondo pagina   Punto di partenza: giardini di Quinto  Coordinate per GPS WGS84: N44.38429°E9.01950°   Scarica il file “Con il trasporto pubblico” a fondo pagina   QUOTA DI PARTENZA : mt. 10 slm DISLIVELLO : + 410 mt SVILUPPO: 5 km TEMPO DI PERCORRENZA : 2,30 ore DIFFICOLTÀ’: E    Scarica la mappa e la traccia GPS a fondo pagina   NOTA AGGIUNTIVA : Il sentiero è adatto a camminatori mediamente allenati, si deve prestare attenzione alle indicazioni visti i numerosi bivi ed avere piede fermo in quanto alcuni tratti del sentiero di discesa risultano particolarmente acclivi ed erosi . Occorre inoltre l’adeguato abbigliamento in funzione delle stagioni (freddo intenso, vegetazione invasiva ecc.). Sconsigliata nelle stagioni più calde, perfetta per una passeggiata nelle ore più fresche in estate. SEGNAVIA :  indicazioni nel testo (T rovesciata-Sentiero Liguria)   Partenza: giardini di Quinto- piazzale Rusca. Lasciati i giardini imbocchiamo via Angelo Giannelli che seguiamo verso ponente per mt 300, per poi voltare a destra in via Bolzano, che ci porta in piazza Frassinetti dove ci troviamo di fronte alla chiesa di S. Pietro di Quinto (sec. XII).  Lasciamo a ds. la facciata della chiesa ed imbocchiamo via al cimitero di Quinto che, con direzione nord, passa sotto corso Europa per poi costeggiare lo storico cimitero di Quinto. Qui inizia il percorso escursionistico per il monte Fasce che passa per monte Moro (segnavia T rovesciata- cartello in loco). Appena oltrepassato il muro di cinta del cimitero e tralasciando a destra la via al Cimitero di Quinto, (che ora lo aggira con direzione SE) continuiamo a sin. su via Caiero, per lasciarla subito dopo svoltando a ds. sull’inizio del sentiero (segnavia T rovesciata) che ci porterà in vetta al monte Moro. Il sentiero, a fondo naturale, risale serpeggiando le pendici del monte Moro con direzione E. Dopo mt 700 si incontrano esposte su più quote, le prime strutture militari (tre postazioni che costituivano  una batteria di cannoni da 152/45, osservatorio e bunker scavati all’interno della montagna) risalenti al secondo conflitto mondiale (1942/1944) continuiamo a salire per il sentiero (E), a tratti con significativa pendenza, per incrociare una carrareccia che risaliremo a sinistra (NE) per raggiungere dopo mt 180, monte Moro (mt 408 slm), punto più alto dell’escursione. Qui incontriamo la carrozzabile via Lanfranco e svoltiamo a destra, superiamo la chiesetta di Santa Chiara (sin.) e subito dopo uno slargo a fondo naturale (sin.) con panchine in pietra e bel panorama (NE-SE) sui monti che coronano la valle del torrente Nervi e la costa del Levante con il promontorio di Portofino. La strada asfaltata termina con un piazzale alberato e ora ci propone un altro bel panorama sulla città (NO-S), la costa e i monti di Ponente. Dietro di noi la struttura militare sede del comando del complesso fortificato durante il secondo conflitto mondiale, che ha poi ospitato un ristorante per alcuni decenni ed ora versa in stato di pesante abbandono.  Visitata l’area si può iniziare la discesa verso l’abitato di Nervi imboccando il largo sentiero (sempre T rovesciata) che scende oltre la sbarra posta in fondo al piazzale. Dopo circa mt 100 il sentiero si divide in più tracce. Seguiamo quella orientata a S che passa dopo mt. 30 a fianco di una postazione circolare. Da qui possiamo vedere, più in basso e a ds., le altre installazioni militari (1944?) costituite dalle rimanenti 3 postazioni circolari (erano equipaggiate con cannoni da 90/53), disposte intorno ad un osservatorio di tiro.  Noi voltiamo a sin. Il sentiero scende, diagonalmente al pendio (SE) per mt. 200 e poi piega più ripido verso S. Alla nostra destra altre strutture militari e tra queste spicca la grande base circolare che ora ospita una serie di antenne, ma in origine era dotata di una torre di tipo navale binata (1942 - armata con due cannoni da 381/40). Lasciatala sulla nostra ds. incontriamo nuovamente (ma ad una quota inferiore), la carrareccia che avevamo raggiunto in prossimità della cima del monte salendo all’andata. Prima di attraversarla per continuare a scendere lungo il sentiero in direz. SE possiamo compiere una deviazione e svoltare a sin. e percorrerla per gli ultimi mt 80, per arrivare al suo termine, su uno slargo dove è posto l’ingresso al notevole sistema di gallerie e locali di servizio che corre sotto la montagna fino alla grande postazione circolare menzionata. La galleria è aperta e completamente al buio. Se ne sconsiglia la visita viste lo stato di abbandono dell’ipogeo. Risaliamo i mt. 80 della carrareccia e giunti nuovamente in vista della grande postazione circolare descritta, discendiamo il pendio imboccando il sentiero a sin. Dopo il secondo tornante lasciamo la traccia che scende verso ds. in direz. S (molto ripida) e scegliamo quella di sin. che allunga il percorso di mt 750, ma compiendo una prima diagonale (N) e una successiva (S) con minore pendenza. Ci rimangono da affrontare gli ultimi mt 300 di sentiero, a tratti ripido, che ci consentono di giungere (sin.) in salita del Montetto, una scalinata che in mt 200 ci porta sulla rotonda di Nervi e da qui, in pochi minuti, percorrendo via Felice Gazzolo, alla fine del nostro itinerario.  Per il rientro: vedi allegato
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