Il Cannone di Paganini fa il check up
Il violino più famoso del mondo, l’iconico Cannone di Niccolò Paganini, è stato ospitato all’European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble per un’analisi a raggi X unica, con una tecnica non distruttiva, dello stato strutturale del legno e delle sue parti incollanti.
La conservazione di violini antichi di elevato interesse storico e culturale come il Cannone che, realizzato nel 1743 dal liutaio Bartolomeo Giuseppe Guarneri detto Guarnieri del Gesù, si colloca tra gli strumenti musicali più importanti nella storia della musica occidentale, richiede infatti un controllo costante del loro stato di salute. Per questo motivo, il Comune di Genova e il Premio Paganini hanno collaborato con gli scienziati dell'ESRF per utilizzare il sincrotrone più luminoso del mondo sul prezioso violino.
È stato quindi sviluppato un programma per il monitoraggio e l'analisi approfondita del comportamento del violino in diverse situazioni, utilizzando una tecnica chiamata micro-tomografia a raggi X a contrasto di fase di propagazione multi-risoluzione, sulla nuova linea di luce BM18 dell’ESR per scansionare il violino. La tecnica applicata a Grenoble, ampiamente utilizzata in paleontologia negli ultimi due decenni, ha raggiunto un nuovo livello di sensibilità e risoluzione con le prestazioni del sincrotrone più luminoso del mondo, la nuova sorgente estremamente brillante dell’ESRF.
In combinazione con le capacità uniche della linea di luce BM18, questa tecnica offre la capacità senza precedenti di ricostruire un'immagine a raggi X 3D dell'intero violino a livello della struttura cellulare del legno, con la possibilità di ingrandire localmente qualsiasi punto del violino, fino al livello scala micrometrica. Di conseguenza, gli esperimenti condotti all'ESRF sono in grado di indagare lo stato di conservazione del Cannone, nonché di studiare la peculiare struttura audace di questo violino che possiede una voce straordinariamente potente e di caratterizzare i precedenti interventi e riparazioni fatto in passato dai liutai.