Palazzo Rosso rivela il suo nuovo splendore
Preparati a intraprendere un viaggio a ritroso, immergendoti nello splendore di Palazzo Rosso, quella che è stata la residenza di una delle famiglie simbolo dei fasti della Genova di un tempo, i Brignole Sale.
Dopo alcuni interventi importanti di adeguamento impiantistico e di restauro recentemente ultimati, sono tornate fruibili ai visitatori le preziose collezioni inserite all’interno del percorso museale dei Musei di Strada Nuova, insieme con Palazzo Bianco e Palazzo Tursi. Ora puoi tornare a goderti gli straordinari dipinti, gli arredi monumentali, i pregiati affreschi che decorano gli ambienti di Palazzo Rosso, che ha riaperto al pubblico in tutta la sua straordinaria bellezza.
I lavori hanno comportato l’ammodernamento tecnologico e la messa a norma degli impianti (idraulici, meccanici, elettrici e speciali), con adeguamenti necessari per l’utilizzo delle reti informatiche che nei musei moderni permettono di offrire esperienze di visita del tutto differenti rispetto al passato.
Bene: è il momento di lasciarti incantare dalla meraviglia dei locali dell’antica residenza affacciata su via Garibaldi. Sali al secondo piano ammezzato e tuffati nei colori delle “Mezzarie”, che il restauro ha riportato all’antico splendore. Una sequenza di spazi inconsueti e incredibili, molto più ridotti nelle proporzioni rispetto ai fastosi saloni dei due piani nobili ed evidentemente destinati a un uso privato: una prima stanza forse destinata ad accogliere una raccolta di dipinti, una sala da pranzo detta “della Grotta” per la sua decorazione, da cui si accede a una stanza da letto con un’alcova fiancheggiata da un bagno e da una stanza guardaroba. E, in direzione opposta rispetto alla prima sala, un salotto decorato con specchi.
L’appartamento rappresenta un unicum fra gli interni dei Palazzi dei Rolli e offre uno straordinario punto di osservazione sugli spazi di vita quotidiana degli aristocratici che abitarono il palazzo: un luogo di lusso, raffinatezza e saper vivere che finalmente il pubblico può ammirare.
Soffermati sull’ “alcova”, finalmente aperta al pubblico, nata probabilmente su progetto di Gregorio De Ferrari. Ammira il drappo fiorito, che a prima vista sembra una preziosa stoffa mollemente adagiata alle spalle del grande letto: in realtà, è realizzato in stucco magistralmente decorato. Stupendo, vero? Ora, Sali al secondo piano nobile, proprio sopra al piccolo e meraviglioso appartamento nel mezzanino, e raggiungi le sale laterali di levante, affrescate a tema Quattro Stagioni. Anche qui, potrai apprezzare l’esito dei lavori di ripristino che hanno interessato la volta della Sala della Primavera, splendidamente affrescata da Gregorio De Ferrari: ecco la rappresentazione di “Amore che vince sulla Guerra” e, al centro, “Venere che trionfa su Marte”, un vero capolavoro della grande decorazione genovese.
Adesso, prosegui la visita e immergiti nell’atmosfera di barocco e rococò della più importante pinacoteca della città con gli straordinari dipinti di Van Dyck, Guido Reni, Guercino e Bernardo Strozzi.
Il restauro, eseguito con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha inoltre comportato il ripristino degli impianti nel rispetto assoluto delle caratteristiche storiche del complesso e degli interventi eseguiti negli anni ‘50 ad opera dell’architetto Franco Albini. In più, sono stati filologicamente sostituiti gli allestimenti in tessuto. Per la nuova progettazione degli impianti è stata dedicata particolare attenzione a trovare – d’intesa con la Soprintendenza – soluzioni che non danneggiassero l’apparato decorativo parietale del secondo piano nobile (l’unico affrescato) e i pavimenti di marmo.
Orari: dal martedì al venerdì (9-19), sabato e domenica (10-19.30). Lunedì chiuso.
Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo
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