Otodama, l'anima dei suoni
Otodama, l'anima dei suoni
Il
05-07-2022
Un progetto che nasce dai canti tradizionali popolari giapponesi e che si fonde con la sonorità e l’espressione della musica occidentale, perlopiù classica; Otodama, l’“anima dei suoni”, risuona la sera del 5 luglio, a partire dalle 21, nella splendida cornice di Castello D’Albertis che arricchisce la rassegna di appuntamenti volta all’integrazione e alla scoperta delle culture del mondo.
Il concerto si presenta attraverso una "voce” in lingua giapponese accompagnata dai timbri diversi del violoncello e dello Sanshin, lo strumento a corde giapponese. I canti parlano degli Dei, delle preghiere, del lavoro dei contadini e dei pescatori, le nenie, le filastrocche dei bambini, i canti d'amore. Sono brani nati, cantati e amati nella vita quotidiana degli abitanti, tramandati oralmente e accuditi preziosamente attraverso i secoli, ricchi di storie e desideri, di ritmi e melodie che riscaldavano il cuore e che cantandole insieme fortificavano i legami fra gli abitanti.
Tutti i brani sono stati rivisitati mantenendo la bellezza melodica dei canti originali.
Shinobu Kukuchi voce e Sunshin, Annamaria Bernadette Cristian violoncelli.
Con la collaborazione del Celso Istituto di studi orientali
Ingresso: biglietto unico o differenziato, prevendita su mailticket.it
Info, contatti e prenotazioni: info@echoart.org www.echoart.org
Tel. 3356184611
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