Black Australia. Ridare voce con la traduzione
Black Australia. Ridare voce con la traduzione
Il
18-03-2022
Venerdì 18 marzo, alle 18, Il Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo apre le sue porte per l’evento Black Australia. Ridare voce con la traduzione, con la presentazione del libro My People. La mia gente di Oodgeroo Noonuccal. Introduce Giusy Prayer,Margherita Zanoletti.
La mostra Colazione e Melbourne e pranzo a Yokohama, prorogata fino al 20 marzo, con la sua sezione dedicata alle immagini storiche di Aborigeni Australiani e al progetto Archivi Aborigeni in Italia della ricercatrice Monica Galassi, offre lo spunto e l’occasione per un nuovo incontro di dialogo al Castello.
Con l’edizione critica curata da Margherita Zanoletti, la raccolta poetica My People (1970) di Oodgeroo Noonuccal, oggi considerata un “classico” della letteratura postcoloniale, è tradotta in italiano per la prima volta. Questa antologia dà voce al popolo aborigeno australiano, marginalizzato, decimato e sfrattato dalla sua stessa terra con l’arrivo dei colonizzatori. La poesia di Oodgeroo recupera e riscrive le tradizioni orali e culturali aborigene, rivendicando nel contempo i diritti negati dalle politiche governative.
Oodgeroo Noonuccal (1920-1993) è una figura chiave della storia culturale e politica, australiana ma non solo, del secondo Novecento. Scrittrice, artista, educatrice e attivista politica, prima voce nera a pubblicare poesia in Australia e prima donna poeta, figura carismatica per la sua comunità, Oodgeroo è l’autrice delle raccolte We Are Going (1964) e The Dawn Is At Hand (1966), pubblicate col nome anglosassone Kath Walker e poi confluite in My People (1970), della collezione di racconti Stradbroke Dreamtime (1972) e del racconto illustrato Father Sky and Mother Earth (1981).
Oltre alla traduzione italiana integrale, questa edizione offre un’introduzione contestuale e testuale e un testo inedito in italiano della scrittrice indigena Alexis Wright.
Margherita Zanoletti è laureata in Lingue presso l'Università Cattolica di Milano e ha conseguito un PhD in Translation Studies presso la University of Sydney, occupandosi soprattutto del rapporto tra parola e immagine e di studi interculturali. Per prima ha tradotto in italiano gli scritti del pittore australiano Brett Whiteley, poesie di diversi autori aborigeni e vari testi di Oodgeroo, collaborando con editori italiani e internazionali. Tra i libri pubblicati: Bruno Munari: The Lightness of Art (co-curato con P. Antonello e M. Nardelli, 2017) e Oodgeroo Noonuccal: con ‘We are Going’ (con F. Di Blasio, 2013).
Alle 17 speciale visita alla mostra con la curatrice Maria Camilla De Palma.
Per l’occasione, biglietto d’ingresso ridotto alla mostra dalle ore 16.
Ingresso gratuito
Si richiede la prenotazione, scrivendo a castellodalbertis@solidarietaelavoro.it o biglietteriadalbertis@comune.genova.it; telefonando al numero 0102723820
Si ricorda che per partecipare è necessario essere in possesso di green pass rafforzato e indossare una mascherina FFP2.
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