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Eugenio Montale

Eugenio Montale

Eugenio Montale, fondamentale poeta e scrittore italiano, nacque a Genova, in un palazzo dell'attuale Corso Dogali, nella zona soprastante Principe, il 12 ottobre 1896.

Iniziò gli studi all'istituto "Vittorino Da Feltre" di Via Maragliano gestito dai Barnabiti. Sebbene per lui furono preferiti, a causa della precaria salute, i più brevi studi tecnici al posto di quelli classici e fu iscritto nel 1915 all'istituto tecnico commerciale "Vittorio Emanuele", dove si diplomerà in ragioneria, il giovane Montale ebbe la possibilità di coltivare i propri interessi prevalentemente letterari, frequentando le biblioteche cittadine e assistendo alle lezioni private di filosofia della sorella Marianna, iscritta a Lettere e Filosofia.

La sua formazione fu quindi quella tipica dell'autodidatta, che scopre interessi e vocazione attraverso un percorso libero da condizionamenti. Letteratura e lingue straniere furono il terreno in cui gettò le prime radici, la sua formazione e il suo immaginario, assieme al panorama, ancora intatto, della Riviera ligure di Levante: Monterosso al Mare e le Cinque Terre, dove la famiglia trascorreva le vacanze.

Montale prese subito le distanze dal fascismo, sottoscrivendo nel 1925 il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce.

Tra le tante opere fondamentali, ricordiamo le importanti raccolte di poesie: “Ossi di seppia” del 1925, “Le occasioni” del 1939, “Xenia. 1964-1966” del 1966 e “Satura. 1962-1970” del 1971.

Nel 1975 Montale ricevette il Premio Nobel per la Letteratura «per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni».

Morì a Milano la sera del 12 settembre 1981, un mese prima di compiere 85 anni.