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RiaperturaSant'Agostino

Sant'Agostino. Un tesoro nel cuore della città

Sant’Agostino si trasforma e risplende sotto una nuova luce con il nuovo percorso dedicato alle opere medievali più significative conservate negli spazi espositivi.

Un viaggio tra gli spazi del chiostro triangolaredella chiesa e dell’intero complesso di Sant’Agostino. Un evento eccezionale che nasce dalla qualità e dall’importanza delle opere esposte, fra cui troviamo l’Elevatio animae di Margherita di Brabante, capolavoro di Giovanni Pisano, e anche dallo stesso luogo che è sia palcoscenico e protagonista: la chiesa medievale.

Il nuovo percorso espositivo

Il nuovo percorso espositivo parte da Piazza Sarzano, passa attraverso il chiostro triangolare, arriva all’interno della chiesa di Sant’Agostino, il monumento gotico meglio conservato della città, e transita prima da una sala immersiva ed emozionale. Qui lo spettatore atterra nel Trecento genovese grazie alle proiezioni multimediali. Inoltre presente l’esposizione di una “foresta di capitelli”: più di 60 capitelli in marmo di Carrara, emblemi dell’architettura del tempo.

La visita culmina nell’incontro con i resti del mausoleo di Margherita di Brabante, moglie dell’imperatore Arrigo VII, situato al tempo nella chiesa di San Francesco di Castelletto, oggi scomparsa. L’opera di Giovanni Pisano rientra a Genova dopo un lungo periodo di restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Verso il nuovo Sant’Agostino

L’allestimento delle opere più importanti del Museo nel chiostro triangolare e nella chiesa, che libererà gli spazi attorno al chiostro quadrangolare, permetterà l’inizio di fondamentali lavori sia strutturali sia impiantistici di Sant'Agostino: il museo civico che più di tutti racconta la complessa stratificazione di Genova nelle diverse epoche della sua storia, dall’età antica fino al XVIII secolo, con uno strepitoso nucleo di resti e testimonianze in particolare della sua fase medievale e rinascimentale.

La seconda fase della riapertura, entro novembre, riguarderà il deposito dei marmi: saranno esposti al pubblico gli innumerevoli frammenti scultorei e architettonici conservati nei depositi del museo. Lungo il 2025 si proseguirà con le successive fasi dei lavori, al livello del chiostro quadrangolare e al primo piano, arrivando poi al completo riallestimento delle opere e alla creazione di nuovi spazi per l’accoglienza e di servizio per i visitatori.

Sant’Agostino sarà un museo inclusivo, aggiornato nell'accessibilità e nella narrazione museografica, in grado di presentare sia ai propri cittadini sia a tutti gli altri visitatori la storia e la ricchezza artistica di Genova.

Info

Maggiori informazioni sul sito di Sant’Agostino.