Kind of Miles
Paolo Fresu porta in scena un concerto che è anche un’opera musicale e teatrale, ma soprattutto una “dedica” per uno dei giganti del jazz del Novecento, Miles Davis. Affiancato da sette musicisti, Fresu narra la storia di una leggenda la cui complessa personalità emerge non solo dal suono inconfondibile del suo strumento, ma anche dai tratti intensi e segnati dell’ultimo periodo della sua vita. La parabola di Miles Davis si snoda tra il successo e il tormento, ma ciò che risalta è soprattutto un talento che si è evoluto contaminandosi in maniera virtuosa con nuove sonorità. E’ un omaggio “in chiaroscuro”, Kind of Miles, in scena al Teatro Ivo Chiesa dal 5 all’8 dicembre.
Paolo Fresu ne ha curato la drammaturgia e anche un disco, uscito lo scorso 24 ottobre per la sua etichetta Tuk records, accompagnato da una frase\aforisma di Albert Camus “I miti sono fatti perché l’immaginazione li animi”. Una frase che è imprescindibile ed essenziale punto di partenza anche per lo spettacolo che sta girando nei maggiori teatri italiani, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano.
Si viaggia tra le note di alcuni album storici di Miles Davis, quali In a Silent Way, Bitches Brew, Kind of Blue (per molti il più grande album jazz mai registrato) seguendo un filo che Paolo Fresu tesse con il suono della sua tromba e tracciando una parabola artistica e umana che si snoda tra la continua evoluzione e il successo travolgente delle sue composizioni, tra il rapporto ossessivo con lo strumento e il carattere schivo e scontroso, tra l’orgoglio afro-americano e il processo di lenta autodistruzione.
«Miles Davis – racconta Fresu - è stato uno dei miei artisti di riferimento, uno dei più amati e a cui mi sono sentito sempre molto vicino. A noi del presente ha lasciato non solo un’icona, ma un soffio che è carezza e graffio. Ci ha insegnato ad andare sempre avanti. Credo che in questo momento storico, al di là dell’estetica, ci sia un bisogno impellente di vedere oltre le cose».
A birth of the cool, Autumn leaves, So what, Flamenco sketches, Time after time sono solo alcune delle perle che trovano spazio nella scaletta dello spettacolo e che il grande trombettista sardo esegue insieme ad un ensemble di sette musicisti che suonano strumenti acustici ed elettrici.
Kind of Miles è anche un doppio album (etichetta Tuk records) con cui Paolo Fresu chiude idealmente il cerchio della trilogia iniziata con Tempo di Chet dedicato a Chet Baker e poi con Tango Macondo, un ponte tra Sardegna e Sudamerica, per raccontare il valore delle migrazioni umane, culturali e artistiche.
Kind of Miles è al Teatro Ivo Chiesa dal 5 all’8 dicembre:
giovedì e sabato alle 19.30; venerdì alle 20.30; domenica alle 16.
Info e biglietti telefono 010 5342 720, e-mail teatro@teatronazionalegenova.it
biglietti.teatronazionalegenova.it
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