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Inaugurazione dell'opera "Una città cancella, l'altra scrive"

Inaugurazione dell'opera "Una città cancella, l'altra scrive"
Calendary Il 24-09-2020
L’Associazione AMIXI per l’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, alla presenza delle Istituzioni e del Sindaco, svela giovedì 24 settembre 2020 alle ore 19.00 e dona alla città l’opera pubblica "Una città cancella, l’altra scrive" di Lia Cecchin, vincitrice del progetto Fondamenta 1 a cura di Luca Cerizza, collocata permanentemente nel parco del Museo di Villa Croce e visibile direttamente dalla strada.
 
Il progetto di arte pubblica Fondamenta 1 ha visto l’intervento dell’Associazione AMIXI per l’Arte Contemporanea nel finanziamento per la rivalorizzazione di un importante reperto della memoria industriale del capoluogo ligure: la storica insegna ANSALDO, disegnata dallo Studio Sottsass negli anni ’80 nell’ambito di una ridefinizione dell’immagine dell’azienda e ormai indissolubilmente parte del paesaggio della città. Durante lo smantellamento dell’edificio ex-NIRA davanti al Museo di Villa Croce, avvenuto nel quadro delle operazioni di demolizione per il nuovo progetto della Darsena di Genova a firma di Renzo Piano, gli AMIXI e il Comune di Genova hanno recuperalo l’insegna ANSALDO per dotarla di una nuova sede e un nuovo ruolo sociale. Per la realizzazione dell’opera l’Associazione, con la consulenza del curatore Luca Cerizza, ha indetto un concorso fra dieci progetti di altrettanti artisti italiani e vincitrice è risultata la proposta di Lia Cecchin. 
 
Il progetto di Lia Cecchin consiste nella collocazione di un neon che comporrà la frase “è un momentaccio!” all’interno del perimetro dell’insegna originaria. Come attesta una foto di Gio’ Palazzo, questa frase compare su un muro della città di Torino nel 1976, periodo di profonde tensioni sociali e politiche. Cecchin è rimasta colpita dalla semplice realtà di questa constatazione e dalla grafia gentile con la quale venne realizzata, in contrasto con il linguaggio violento di tanti altri graffiti. Concepita prima dell’esplosione del COVID-19, la frase adottata da Cecchin riesce a parlare del tempo presente facendosi promemoria di una condizione esistenziale comunitaria.
 
Fondamenta 1 è la prima tappa di una visione a lungo termine per la rigenerazione urbana della città di Genova attraverso l’arte pubblica contemporanea. La volontà è quella di recuperare altre “Fondamenta” e collocarle in città senza escludere zone periferiche e degradate, con l’obiettivo di dimostrare che l’arte contemporanea può essere uno strumento per la riqualificazione di luoghi o oggetti dimenticati e per la creazione di nuove sinergie.
 
Il progetto è reso possibile grazie al sostegno di ALLIANZ BANK, REGHITTO COSTRUZIONI S.r.l., ALLESTIMENTI ROSELLINI
S.r.l., NEON PALUMBO GRUPPO P S.r.l., MOLFINO E LONGO – GENOVA PROGETTI.

 

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