Il Mare. Tra filosofia e poesia
A Genova apre la quarta rassegna a Palazzo San Giorgio creata da Teatro Pubblico Ligure con la direzione artistica di Sergio Maifredi per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e con il patrocinio dell’Accademia della Marina Mercantile. Da giovedì 19 dicembre 2024 con lo scrittore grecista Matteo Nucci la rassegna Il Mare – Filosofia e poesia prosegue fino al 2 maggio 2025 con altri poeti, scrittori e filosofi come Alessandro Rivali, Corrado Bologna, Simone Regazzoni, Sergio Givone, Giuseppe Conte, Maurizio Fiorilla e Massimo Minella. Sono nove appuntamenti in programma alle ore 17 nella Sala del Capitano.
I dettagli della rassegna
Teatro Pubblico Ligure e Sergio Maifredi propone un progetto dedicato al mare visto attraverso le maggiori espressioni letterarie e filosofiche di tutti i tempi. Il mare, fonte di miti e di letteratura dagli albori dell’umanità, viene raccontato al pubblico attraverso incontri con filosofi, scrittori, attori e poeti, ognuno dei quali esplora la tematica attraverso una grande opera o un grande autore: Omero, Ernest Hemingway, Dante, Ludovico Ariosto, Giovanni Boccaccio, Pier Paolo Pasolini, fra gli altri.
Il racconto acquista ulteriore importanza in una città come Genova, e in particolare a Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità Portuale e luogo rappresentativo del rapporto secolare che la città ha con il mare, generatore di incontri, di scambi e di storie.
Programma
- Il mare. Filosofia e poesia inizia giovedì 19 dicembre 2024, ore 17, nella Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio a Genova, con Matteo Nucci, scrittore dedito alla tradizione classica dei greci, con un intervento su Il mare e Omero. Con l’Odissea, Omero ha scritto la più grande opera sul mare della letteratura occidentale, un mare che contiene tutto, che arriva ovunque, in continuo movimento, forza troppo grande per essere conosciuta ed essere compresa, davanti al quale anche un uomo come Ulisse non può far altro che abbandonarsi, facendosi trasportare verso il proprio destino. Attraverso il racconto omerico si esplora quindi il mare come luogo di scoperta e di avventura, luogo mitico quanto reale, che contiene le storie di tutti.
- Il secondo appuntamento è giovedì 9 gennaio 2025, alle 17, con Il mare e Ernest Hemingway. Se pensiamo a Ernest Hemingway pensiamo immediatamente al Vecchio e il mare. Un racconto lungo o un romanzo breve, dove il mare, descritto con pochi rapidi colpi di penna è sempre presente nel racconto del vecchio pescatore Santiago e del giovane Manolin che lo aspetta a riva. Alessandro Rivali, scrittore e poeta, ci avvicina all’immensità dell’Oceano attraverso lo sguardo di Hemingway, andando alla ricerca dei mari dell’anima, carichi di storie interiori.
- Giovedì 23 gennaio, alle 17, si prosegue con Infin che ‘l mare fu sovra noi richiuso. Il mare nella Divina Commedia. Corrado Bologna, filologo, già professore ordinario di Letterature romanze medioevali e moderne presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, farà da guida nel mare di Dante, che affiora più volte nella Divina Commedia, che inghiotte uno dei dannati più amati da Dante: Ulisse, colpevole di aver superato i limiti posti alla conoscenza, le colonne d’Ercole e di aver fatto rotta verso il mondo senza gente.
- Giovedì 13 febbraio, alle 17, si affronta l’Oceano con il filosofo Simone Regazzoni. L’oceano come punto di partenza per ripensare tutta la filosofia moderna, l’approccio al mondo e all’umanità all’interno di esso. A fronte della crisi ecologica e climatica che l’uomo sta affrontando, dei cambiamenti che stanno rivoluzionando le nostre vite, si riparte dalla grande distesa d’acqua da cui la vita ha avuto origine. Si propone un viaggio dai miti della creazione, ai racconti di Melville e al rapporto moderno col mare che prende lo spazio dell’intero mondo, come flusso costante del divenire.
- Il quinto appuntamento è giovedì 13 marzo, ore 17, con Sergio Givone, professore ordinario di Estetica all’Università di Firenze, che interviene su Thalassa, Pelagos, Okeanos. I molti nomi del mare nell’antica Grecia. A ciascuno di questi nomi corrispondeva una diversa concezione del mare, un diverso modo di guardare al mare, tanto che assunse sempre più valore di metafora e finì col designare la regione misteriosa che separa l’aldiquà e l’aldilà; come in Dante, che parlava del mare oltre le colonne d’Ercole e come in Leopardi, che equipara il mare all’infinito.
- Giovedì 27 marzo, alle 17, torna ospite Corrado Bologna con … al tempo che passaro i Mori / d’Africa il mare… Il mare nell’Ariosto e nei poemi cavallereschi. Poeta dei cavalieri e dell’amore, quando si pensa ad Ariosto non si pensa probabilmente al mare. Ma anche in questo poeta, che raccoglie e sintetizza tutta una tradizione non solo italiana, ma provenzale e latina del racconto cavalleresco, il mare è fonte di metafore e di immagini, luogo di viaggio e di battaglie, di grandi cambiamenti e trasformazioni, segnate dalle nuove terre a cui il mare dà accesso. Negli intrecci complicati delle trame ariostesche il mare si rivela spazio di movimento e cambiamento, di passaggio da una ad un’altra avventura.
- Giovedì 10 aprile, sempre alle ore 17, l’appuntamento è con Giuseppe Conte con Il mare, la Liguria, il mito. La scrittura di Giuseppe Conte è alta, potremmo dire massimalista, ha il mito come costante punto di riferimento. La Liguria è la sua terra, da cui parte e a cui ritorna, con amore filiale. Il mare sta di fronte a lui, difficile immaginarlo in un luogo lontano dal mare. Un mare che è scambio, che è incontro di culture, temi sempre presenti nell’opera di Giuseppe Conte. Giuseppe Conte intreccia una riflessione dall’unione di questi fili colorati.
- Penultimo appuntamento giovedì 8 maggio, ore 17, con l’intervento di Maurizio Fiorilla, professore ordinario di Filologia della letteratura italiana all’Università di Roma Tre, su Il mare nel Decameron di Giovanni Boccaccio. Boccaccio sin dall’adolescenza imparò a conoscere il mondo del mare e dei mercanti, nel quale il padre sperava avrebbe trovato la sua professione. Avrebbe poi abbracciato un’altra carriera, ma quel mondo che imparò a conoscere confluì nei suoi racconti, dove il mare diventava fonte di ricchezza, di avventura e anche di rovina. Nelle Genealogie, opera latina che esplora i miti classici, Boccaccio esalta l’invenzione delle imbarcazioni e la forza dell’uomo che trionfa sul mare, finalmente in grado di spostarsi ed esplorare il mondo. Attraverso i racconti e i trattati di Boccaccio si esplora il mare, dai miti antichi di greci e romani ai traguardi del medioevo, che si preparava a superare le colonne d’Ercole e scoprire i nuovi mondi, celati da sempre all’antichità.
- La rassegna si conclude giovedì 22 maggio, alle ore 17, con il giornalista e scrittore Massimo Minella e il suo racconto su Pasolini e il mare. La lunga strada di sabbia. Il mare, l'acqua come metafora della vita. È intenso e straordinario il legame di Pier Paolo Pasolini con il mare, raccontato e svelato attraverso la sua arte immensa, osservato dalla spiaggia, nel suo straordinario viaggio attraverso La lunga strada di sabbia, reportage realizzato nel 1959 come inviato personale della rivista Successo, vissuto in quelle profondità in cui poesia e vita reale si toccano come per magia. C'è un rimando ancestrale alle origini del mondo e della vita, in tutto questo. E Pasolini sa restituircelo con una forza che il tempo non scalfisce, a cinquant'anni della sua morte, ma che anzi rende ancora più intenso.
Informazioni
L’ingresso agli appuntamenti è libero con prenotazione obbligatoria a https://www.teatropubblicoligure.it/
Per maggiori informazioni consultare i siti https://www.teatropubblicoligure.it/ e https://www.portsofgenoa.com/it/
Información útil
Timetables:
Ore 17