Cosmologia materica
Cosmologia materica
Dal
15-12-2022
al
29-01-2023
Con la sua inaugurazione prevista per giovedì 15 dicembre alle ore 17:00, riaprono le porte della Project Room del Museo di Arte Contemporanea Villa Croce, spazio già da qualche anno popolato dai progetti artistici site-specific degli studenti dell’Accademia di Belle Arti genovese, dopo lo stop dovuto alla pandemia.
Una rinnovata convenzione tra l’Accademia e il Comune di Genova, che porterà alla luce lavori e idee provenienti da tutte le Scuole di indirizzo che costituiscono i diversi insegnamenti dell’Accademia: dalla Pittura, alla Scultura all’installazione multimediale, il tutto a cura della Scuola di Didattica dell’Arte.
Il ciclo espositivo si apre con le opere degli studenti della Scuola di Pittura (biennio) con Cosmogonia materica, che sarà visitabile a partire da giovedì 15 dicembre fino al 29 gennaio 2023, all’ultimo piano del Museo Villa Croce. In mostra i progetti di: Davide Cedolin, Enrico Casini, Roberto Conti, Claudio Tagliamacco, Margherita Ferrari, Lorenzo Ramos.
Il colore e le sue declinazioni guidano i lavori dei giovani artisti. Colore come misura della percezione del mondo, fragile essenza che sublima le sensazioni dell'oggi, o come tacita ed infinita ricomposizione di frammenti dell'essere, presenza evocativa di una situazione in continuo mutamento. Il progetto con il quale si riavvia la presenza dell'Accademia a Villa Croce offre più di un'occasione per riflettere.
Informazioni utili:
Orari di apertura
15 dicembre 2022 - 29 gennaio 2023: dal martedì alla domenica | 11.00 - 17.00
All'interno del Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce, la scuola di Didattica dell'Arte in collaborazione con le Scuole dell’Accademia Ligustica di Belle Arti propone un laboratorio didattico 'work in progress' dedicato agli studenti, nel quale si svolgeranno attività di ricerca,
workshop, e sviluppo di progetti artistici coordinati dai docenti.
Sulle pareti della stanza, nel corso del tempo, si collocheranno testi e immagini che “approfondiscano” gli elementi scaturiti dall’opera esposta: i racconti sui materiali, le riflessioni culturali attorno, tutto l’aboutness, per citare Arthur Danto, necessario a “cogliere” ulteriormente l’opera. La stanza vuota come straordinaria metafora viva dello spazio vitale necessario a pensare e sperimentare un lavoro di ricerca. La stanza come respiro, come silenzio necessario alla parola.
Insomma, non perdetevi questa interessante iniziativa!
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