The Liberation Project
Il concerto di The Liberation Project approda a Genova, e non a caso. Perché Genova, che con Cristoforo Colombo è famosa nel mondo, deve e soprattutto vuole ricordare attraverso la musica i 25 anni della liberazione del Sudafrica.
I 25 anni dei rapporti tra il paese di Mandela e Cuba, che tanto si adoperò per la restaurazione della libertà per lo stato africano. E i 150 anni della nascita del Mahatma Gandhi, che per oltre vent’anni dimorò in Sudafrica, e lì maturò le idee per la liberazione dell’India.
Questo pensiero, questo ricordo di libertà conquistate, passa attraverso la musica, e Genova è in questo, la città dei primati. Perché a Genova nacque l’inno d’Italia, composto dai genovesi Mameli e Novaro, a Genova la tradizione di musicisti, da Nicolò Paganini a Renato de Barbieri, violinista eccelso e figlio a sua volta di un pregiato liutaio, per arrivare ai Paoli, ai Bindi, ai De Andrè, ai Lauzi, ai Tenco, ai Conte. E dove c’è musica, c’è cultura e in questa albergano i semi della libertà, di cui la Genova partigiana dei Pertini, dei Bisagno e dei Taviani, dai tempi del Balilla fino ai moti degli anni ’60 è sempre stata in prima fila.
Un concerto da vivere, per tutti, non solo per i genovesi. Un concerto da amare e da condividere, perché dal Sudafrica all’India, da Cuba all’Italia siamo tutti figli di questo mondo. E’ anche per questo che Genova, solidale e concreta, non dimentica, a un mese dall’anniversario del crollo del Ponte Morandi, chi continua a soffrire; l’incasso del concerto sarà infatti devoluto alle famiglie delle vittime.
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