Musei Svelati
Il 2 giugno, in occasione dell'iniziativa "Palazzi svelati", che prevede l’apertura di ventotto sedi istituzionali normalmente chiuse al pubblico. i Musei di Strada Nuova aprono la "Galleria secondaria" di Palazzo Bianco.
Palazzo Bianco, individuato a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento come museo civico di arte e storia, vide successive e differenti sistemazioni del suo cospicuo e complesso patrimonio civico.
L'assetto attuale è quello voluto da Caterina Marcenaro (1906-1976), neo direttore dell’Ufficio Belle Arti con un allestimento studiato da Franco Albini (1905-1977), architetto di formazione razionalista per la riapertura della galleria nel 1950, risultato che ha fatto scalpore anche per la modernità innovativa nel concepire e allestire i depositi: fatti non per nascondere le opere, ma per conservarle e renderle visibili al pubblico degli studiosi, degli appassionati, dei turisti e dei curiosi.
Palazzo Bianco, infatti, possiede un ampio spazio dedicato ai depositi, esteso quanto un piano dell’edificio, al quarto livello del museo.
I quadri sono presentati con lo stesso criterio adottato in Galleria, ovviamente con una disposizione più fitta, che si avvale anche di paratie al centro delle sale a cui sono fissate opere per aumentare lo spazio disponibile. È stato concepito per essere visitabile, per fungere da Galleria secondaria, da "riserva" a cui attingere per variare e ampliare il percorso espositivo principale, o per presentare quadri in attesa di restauro o in corso di studio. Un deposito ricco è una risorsa inestimabile per un museo, perché gli garantisce la possibilità di cambiare, di reinventarsi, di rinnovarsi.
Il pubblico può ammirare dunque più di duecento dipinti, ordinati in 18 sale.
Il panorama sulla pittura di scuola genovese fra Cinque e Settecento è molto ampio; seguono i pittori italiani e la sezione dedicata ai Fiamminghi, agli Olandesi e ai Francesi.
Il percorso inizia dalla pittura genovese, con opere di maestri cinquecenteschi (Luca Cambiaso, Cesare Corte), della prima metà del Seicento (Bernardo Castello, Giovan Battista Paggi, Simone Barabino, Strozzi, Giovanni Andrea De Ferrari, Domenico Fiasella, Anton Maria Vassallo e Luciano Borzone), e della seconda metà del secolo (Valerio Castello, Stefano Magnasco), oltre alla nutrita serie di dipinti di invenzione e copie da grandi capolavori realizzate da "Casa Piola", con opere di Domenico, Anton Maria e Paolo Gerolamo, di cui è esposta una serie di bozzetti per decorazioni a fresco. La sezione è conclusa da tele di Raffaele Badaracco, Gregorio De Ferrari, dalla ritrattistica settecentesca (Domenico Parodi e il Mulinaretto) e da paesaggi del medesimo periodo di ambito genovese. I depositi ospitano inoltre opere italiane del Cinque e Seicento e dipinti di maestri fiamminghi e olandesi fra Cinque e Settecento: tra gli altri, Van Deynen, Wildens, De Wael, Daniel van den Dijck, Joos de Momper, Malò e Tempesta.
Sempre nella giornata del 2 giugno e per celebrare la Festa della Repubblica, il Museo del Risorgimento è aperto gratuitamente dalle ore 10 alle ore 19.30. Nel museo è esposto il prezioso documento recante la prima stesura autografa del “Canto degli Italiani”, l’Inno nazionale italiano scritto da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro nel 1847.
Ricorrendo anche il 170° anniversario della Repubblica Romana, il percorso espositivo è stato arricchito dalla presentazione multimediale intitolata “1849 – 1948, Costituzioni a confronto” dedicata al confronto tra i principi fondamentali delle due carte costituzionali,
varate a 99 anni di distanza l’una dall’altra.
INFO
Musei di Strada Nuova - apertura gratuita dalle ore 10 alle ore 19.30 . A pagamento (€ 6,00) la Mostra "ALBRECHT DÜRER (1471-1528). Capolavori a bulino" a Palazzo Bianco
Museo del Risorgimento - apertura gratuita dalle ore 10 alle ore 19.30
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