In arrivo delegazione turca per approfondire gli storici legami commerciali e tra le antiche fortificazioni
Genova e la Turchia: un legame che affonda le proprie radici nella storia, negli insediamenti dell’impero marittimo commerciale di Genova sul mar Nero, e che sarà al centro della missione di una nutrita delegazione turca, la prossima settimana in città.
Lunedì 18, infatti, la delegazione turca, con la possibile partecipazione anche del viceministro turco alla Cultura e al Turismo Gökhan Yazgi, sarà a Genova per un incontro organizzato a Palazzo Ducale dall'Associazione culturale Turkey-One sul tema delle fortificazioni e stazioni commerciali dal Mediterraneo al Mar Nero.
«Il recupero e la rivitalizzazione del nostro sistema delle antiche fortificazioni, finanziato dal governo con il Pnrr, testimonia la nostra attenzione per un patrimonio storico e architettonico di grande interesse internazionale – spiega il vicesindaco Pietro Piciocchi – il progetto di ricerca sulle fortificazioni genovesi in Turchia è molto sentito e questo ci rende orgogliosi per l’interesse sia in ambito scientifico sia diplomatico che le antiche vestigia genovesi suscitano ancora oggi, diventando una leva anche per importanti collaborazioni culturali e di scambio. L’obiettivo comune, per i prossimi anni, è il riconoscimento del sistema delle fortificazioni genovesi come patrimonio dell'umanità Unesco».
Proprio il tema delle fortificazioni era già stato al centro dell’incontro organizzato a Izmir, la terza città portuale della Turchia, a fine novembre 2021 a cui aveva partecipato come assessore alla Cultura Barbara Grosso, su invito del Sindaco di Izmir e dell'Associazione culturale "Turkey-One", veicolato da Consolato Generale d'Italia a Izmir e Ambasciata d'Italia ad Ankara. «Dopo l’interessante iniziativa di due anni fa – spiega la consigliera delegata ai Rapporti Internazionali Barbara Grosso – sarà la nostra città a ospitare una delegazione di alto livello culturale e non solo rinsaldando i legami tra Genova e la Turchia, ricollegandoci alla storia della Repubblica di Genova, alle testimonianze materiali stratificate nei secoli che essa ha lasciato nel complesso "sistema" di forti con punti di contatto realizzati dai genovesi, fra le altre, in Turchia, Grecia e Crimea, abbracciando un arco geografico che si estende dal Mediterraneo al Mar Nero».
Genova, dal 2013, è gemellata, inoltre, con Beyoglu-Galata, la municipalità dell'area metropolitana di Istanbul.
La delegazione turca parteciperà anche alla presentazione, sempre lunedì 18, alle 18, del libro “La marcia turca-Istanbul crocevia del mondo” del giornalista e scrittore genovese Marco Ansaldo, inviato a Istanbul, profondo conoscitore della Turchia e consigliere scientifico della rivista di geopolitica Limes. «La Turchia è oggi più che mai al centro dell'attenzione sia per la politica espansiva di Recep Tayyip Erdogan sia a causa della guerra in Ucraina internazionale – commenta Ansaldo - e il Mar Nero, che in gran parte Ankara controlla, è divenuto il centro degli attacchi via mare, ma anche la via di pace obbligata per le rotte del grano che passano sul Bosforo. Istanbul, già al centro della storia come Bisanzio e poi Costantinopoli, celebre a Genova per le sue mura storiche e il quartiere di Galata, nella fase attuale si è trasformata in un crocevia geopolitico imprescindibile e di importanza strategica primaria».
Il tema delle fortificazioni era già stato oggetto di analisi da parte di studiosi genovesi, tra cui l’archeologo e attuale prorettore dell’Università degli Studi di Genova Fabrizio Benente e il professor Paolo Stringa, che interverranno entrambi il prossimo 18 settembre per l’incontro a Palazzo Ducale.