70 anni del Teatro Nazionale di Genova
Il Teatro Nazionale di Genova festeggia il settantesimo anniversario dalla fondazione avvenuta nel 1951, quattro anni dopo il Piccolo di Milano, insieme al quale ha dato vita al Teatro Pubblico in Italia. L’articolata serie di iniziative - al cui interno trova spazio un importante focus per riflettere sul ventennale del G8 di Genova - si estende sino alla fine del 2021. Le celebrazioni per i 70 anni comprendono nuove produzioni, manifestazioni site-specific, workshop, incontri e mostre a partire dal 17 giugno. Alla base del progetto curato dalla direzione di Davide Livermore la volontà di ripercorrere il patrimonio del passato per vivere il presente e costruire il futuro.
Il primo grande evento del progetto per i 70 anni del Teatro è la messa in scena di un’opera che ha Genova per protagonista, La congiura del Fiesco di Friedrich Schiller, allestita dal 17 giugno al 4 luglio 2021 in una straordinaria versione site specific in uno dei luoghi simbolo del centro storico di Genova con la regia di Carlo Sciaccaluga e le scene e i costumi di Anna Varaldo. Il dramma di Schiller del 1783, un’opera complessa pressoché inedita per l’Italia, qui restituito in una nuova traduzione curata
dallo stesso Carlo Sciaccaluga, ha al suo centro la congiura di Gianluigi Fieschi contro Andrea Doria avvenuta nel 1547.
In seguito, a venti anni di distanza dai fatti del G8 di Genova, il Teatro Nazionale di Genova propone un ampio e diversificato Focus G8 della Cultura per riflettere sui grandi temi della convivenza civile, delle relazioni internazionali e della politica culturale come fondamento della vita sociale. Otto drammaturghi tra i più interessanti della scena mondiale, provenienti dai paesi che hanno preso parte al G8 genovese, sono stati invitati a raccontare, attraverso gli strumenti del Teatro, il presente e il futuro del nostro pianeta. I testi su cui sono al lavoro in questo momento Roland Schimmelpfennig (in rappresentanza della Germania), Fausto Paravidino (Italia), Fabrice Murgia (Unione Europea), Joris Lacoste (Francia), Guillermo Verdecchia (Canada), Sabrina Mahfouz (Uk), Toshiro Suzue (Giappone) e Wendy MacLeod (USA) inaugureranno la stagione 2021/22.
Negli stessi giorni il Teatro Nazionale di Genova, in collaborazione con il Comune di Genova, la Regione Liguria e i maggiori Teatri Nazionali, promuove anche un convegno internazionale che intende porsi come un simbolico G8 del Teatro e della cultura. Al centro il ruolo del Teatro nel tratteggiare una nuova convivenza civile e una riconquistata relazione di contatto umano e superamento della pandemia e della paura. Ne parlano personalità eminenti del mondo culturale internazionale, l’appuntamento mira a individuare nuovi scenari e politiche teatrali per l’immediato futuro.
Ai ragazzi che non erano ancora nati nel 2001 è dedicato Quel che resta del fuoco, un percorso laboratoriale curato da Giorgio Scaramuzzino ed Elena Dragonetti, che proprio in queste settimane stanno svolgendo i primi incontri con alcune classi di studenti. I ragazzi del 2001 erano animati dal desiderio di costruire un mondo nuovo, frantumato dalle violenze di quei giorni. I temi su cui si concentra l'appuntamento sono i sogni dei ragazzi di oggi, il loro significato di lottare e la loro visione di un altro mondo possibile in questo contesto di pandemia. Attraverso il confronto tra due generazioni e un’indagine sui concetti di sogno e utopia, in autunno nascerà uno spettacolo in cui 15 studenti saliranno sul palco insieme agli attori professionisti.
Sempre riguardo al focus sul G8, ...Un altro mondo è possibile? è un workshop rivolto ad attori e drammaturghi ed è condotto da Giorgio Gallione. Un percorso laboratoriale, a settembre con un momento pubblico ad ottobre, incentrato su temi di grande attualità quali l’economia sostenibile, il nuovo umanesimo, l’ambiente, il presente e il futuro del nostro pianeta.
L’attenzione ritorna al periodo complessivo che va dal 1951 al 2021 con Testimoni del tempo, rassegna curata dal Presidente del Teatro Nazionale di Genova Alessandro Giglio, che dialogherà con alcune personalità di spicco della carta stampata e del panorama televisivo. Sette incontri, ciascuno dedicato all’arco temporale di un decennio a partire dagli anni Cinquanta sino agli anni Venti del nuovo secolo, per parlare degli avvenimenti che hanno segnato la storia e la società, sul filo del ricordo e della testimonianza.
Al dialogo con i nuovi linguaggi dell'Avanguardia storica è dedicata la mostra Alla scoperta del nuovo: 70 anni di ricerca teatrale che viene realizzata a novembre attingendo ai materiali dell'Archivio del Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con il Museo Biblioteca dell'Attore.
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