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Art Race- A tele spiegate

Calendary Dal 22-06-2023 al 15-07-2023

Il clima di The Ocean Race invade tutta la città. Dal 22 giugno al 15 luglio la Galleria Spazio Unimedia contemporary art (Palazzo Squarciafico) ospita la mostra Art Race – A tele spiegate.

La mostra espone opere di Antonio Flamminio figura rilevante del razionalismo genovese e Ben Sleeuwenhoek importante artista concettuale olandese. A cura del critico Sandro Ricaldone.

Due artisti, un italiano e un olandese, dal percorso artistico autonomo e originale, ma fra i quali si ravvisa un’interessante coerenza tematica. La geometria, la purezza delle linee, l’essenzialità delle campiture, l’esattezza formale e la perfezione compositiva sono gli elementi di un linguaggio comune dalla valenza razionale e concettuale e dalla vibrante intensità emotiva.

Antonio Flamminio. Oggetti pittorici per la ginnastica mentale
Gli Oggetti pittorici per la ginnastica mentale appartengono al “periodo razionale” che Antonio Flamminio ha attraversato nel corso degli anni Settanta, culminato con il complesso allestimento ideato per la mostra “Arte e scienza” (Teatro del Falcone di Palazzo Reale, Genova, 1979), tesa a vagliare le possibilità di rapporto tra i due universi ideativi, cui appartiene la grande “Bandiera” nuovamente esposta in questa occasione. Si tratta di opere che accoglievano la lezione dell’astrattismo geometrico, diffusamente praticato in Italia nei decenni precedenti, in una versione del tutto personale che fondava l’elaborazione della forma su rapporti predeterminati e la modulazione del colore su formulazioni matematiche elementari. A queste modalità costruttive Flamminio associava un intento etico, intrinseco per un verso alla stessa dinamica progettuale, ma connotato socialmente: l’artista vi poneva in essere, infatti, una prassi compositiva tale da consentire allo spettatore di “possedere” l’oggetto-quadro mediante l’identificazione dei criteri in base ai quali era strutturato, direttamente avvertibili all’analisi, aggirando lo scoglio della dipendenza da retrostanti componenti culturali complesse. “Il fruitore – annotava Flamminio in uno scritto coevo – può, attraverso la scoperta dell’impianto costruttivo, percorrere a ritroso l’esperienza dell’autore e giungere così al cuore concettuale dell’opera, incontrando sulla sua strada l’attraente ostacolo del bello artistico”. Ma, al di là di questa “funzione pedagogica”, intesa a proporre un linguaggio estetico comprensibile a chiunque voglia riflessivamente accostarvisi, nelle tele di Flamminio si innesta una funzione immaginativa che muove da un alfabeto essenziale, fatto di proporzioni, di bande verticali e orizzontali, di rari elementi obliqui, di graduazioni cromatiche attentamente governate e talora sovvertito da tratti curvilinei, quando non direttamente ispirato a teoremi euclidei, per giungere ad esiti di una quieta felicità visiva, in costante trasformazione.

Ben Sleeuwenhoek Frammenti iconografici e suggestioni cromatiche

Una perfetta relazione tra la "natura" dello studio di Sleeuwenoek a Berlino e il suo lavoro, tra la grande luminosità che ampie vetrate raccolgono dalla luce di nord-est e la cultura 'limpida' delle sue opere, e ancora l'ordine che tavoli e librerie forniscono ad una volontà estetica compositiva. Tutto sembra condotto verso la ricerca di un equilibrio tra dati la cui diversità non spaventa il suo artefice; l'elaborazione di un'opera risulta il frutto esemplare di una sapienza espressiva maturata nel tempo. Attraverso un controllo attento degli strumenti linguistico-visivi, in particolar modo adattando il collage alle sue necessità espressive, Ben Sleeuwenhoek ha saputo promuovere il dialogo sperimentale tra frammenti iconografici e suggestioni cromatiche elaborando un patrimonio 'enciclopedico' di qualità; negli anni l'azione caleidoscopica di raccolta ha prodotto un vero e proprio "Archivio della Cultura e dell'Arte" confermando il ruolo del collage nella definizione a carattere progettuale della pittura contemporanea. L'ambito e le dimensioni globali della 'scrittura per immagini' vengono sottoposti da Sleeuwenhoek a indagine e revisione; sottoponendo ad un processo di rielaborazione frammenti e soggetti, temi e spunti, giunge a dar loro una nuova forma con risultati esemplari e un'impaginazione che non può essere messa in discussione. Tutto appare perfetto, ogni foglio compiuto, ogni pagina e ogni libro completato così che la precisione non appare un condizionamento e il rigore un limite. Il tempo diventa una 'bolla' di creatività in continua auto-trasformazione: rispetto all'archivio figurativo diffuso nel passato, Sleeuwenhoek conserva l'unicità di un singolo oggetto, centralizzando su di esso la sua attenzione; sceglie di soffermarsi e di dedicarsi alla presenza del sonaglio dorato, costruendo intorno ad esso una realtà cromatica accesa, diremmo 'sonora'. Si tratta di una ricerca che corrisponde ad un'ulteriore fase di concettualizzazione del linguaggio in cui i due soggetti si contaminano, sollecitando la reciproca reazione.

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