Immigrando, incontro a Castello D'Albertis con letture e musica
Il racconto della realtà del migrante americano scritto da una colombiana residente da oltre 20 anni in Liguria. È il tema dell'incontro che si tiene giovedì 22 giugno alle ore 18 a Castello D'Albertis, dove Colidolat e Museo delle Culture del Mondo presentano "Immigrando", di Marga Palacio Brugés. Immigrando è un racconto vivo d'una realtà, quella del migrante americano del nostro tempo, incarnata nella figura della sua protagonista Carmen Matilde Romero, commovente personaggio magnificamente costruito, singolare e al tempo stesso rappresentativo di tutte quelle persone che per diverse ragioni trapiantano le loro radici lontano dalla terra natale.
All'incontro intervengono Maria Eugenia Esparragoza (Colidolat) e Maria Camilla De Palma (Castello D'Albertis Museo delle Culture del Mondo), letture di Danilo Lisei ("Radice del mondo"), con la partecipazione del duo vocale di musica ispano-americana K'TAL, composto da Angela Balbín e Stefano Mosto.
L'autrice del racconto, Marga Palacio Brugés, è nata a Barranquilla, Colombia, il 19 settembre 1968, ma in tenera età arriva al suo amatissimo paesino colombiano caraibico 'Riohacha' dove trascorre la sua vita scolastica. Successivamente si laurea in Giurisprudenza e si specializza in Pubblica Amministrazione presso l'Università del Norte de Barranquilla; ha lavorato nel governo dipartimentale de La Guajira (Colombia), come consulente amministrativa.
Nel 2000, si stabilisce in Italia, Liguria, dove si è sposata e tutt'ora vive con la sua famiglia. Nel 2003 ha pubblicato il suo primo libro, "Batticuore", un romanzo che descrive la Riohacha degli anni '80 e nel 2021 il suo secondo romanzo 'Immigrando", tutti e due in lingua spagnola.
Nonostante si sia stabilita lontano da La Guajira da più di 20 anni, l'autrice ha mantenuto uno stretto legame con i suoi connazionali e per nutrire quel cordone ombelicale con la sua amata terra, tiene accesa la macchina del tempo, trasportando i lettori della sua rubrica settimanale nel Diario del Norte a quella Riohacha dove ha vissuto durante la sua infanzia e giovinezza, attraverso i suoi scritti emotivi.
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