Dal
29-04-2023
al
12-11-2023
Il Sottoporticato di Palazzo Ducale ospita, dal 29 aprile al 12 novembre 2023 “Letizia Battaglia sono io”, una mostra dedicata a Letizia Battaglia, fotografa di fama internazionale, che con le sue fotografie ha testimoniato la mafia siciliana e la orribile guerra.
L'esposizione è a cura di Paolo Falcone, promossa da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova e Civita Mostre e Musei in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia e la Fondazione Falcone per le Arti.
Con oltre 100 fotografie di grande formato, esposte nelle sale del Sottoporticato del Palazzo Ducale la mostra attraversa l’intera vita professionale della fotografa siciliana e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo suddiviso in 4 sezioni, con immagini in bianco e nero e una serie di foto a colori di grande formato del suo ultimo lavoro, oltre a documenti video, parte della sua produzione editoriale e materiali inediti. Il percorso espositivo si focalizza sugli argomenti che hanno costruito la cifra espressiva più caratteristica dell’artista, portandola a sviluppare una profonda e continua critica sociale, evitando i luoghi comuni e mettendo in discussione i presupposti visivi della cultura contemporanea. Ne scaturisce un vero ritratto, quello di un’intellettuale controcorrente, ma anche una fotografa poetica e politica, una donna che si interessava di ciò che la circondava e di quello che, lontano da lei, la incuriosiva.
Letizia Battaglia, prima fotoreporter a giungere sul luogo in cui venne assassinato Piersanti Mattarella, si è affermata come fotografa, editrice, ambientalista ma anche come attivista politica dividendo la sua lunga carriera tra la Sicilia e Milano. La sua arte è cresciuta con il suo impegno civile e politico, ritraendo la profonda essenza della Sicilia, i volti e la società di Palermo, le scene di crimine e le vittime della Mafia e non solo.
Le sue immagini hanno catturato e testimoniato la società civile: bambini e donne come interpreti dei loro quartieri e delle loro strade mettendo in scena le contraddizioni tra miseria e ricchezza di Palermo. Non solo, le sue fotografie restituiscono un tessuto culturale tra feste religiose, processioni, funerali che rivelano un amore profondo per questa città.
Quelli delle “sue” bambine sono sguardi pieni di dignità, compassione, muta rassegnazione con cui Letizia costruisce un dialogo empatico intimo e profondo, pieno di rispetto e comprensione, come nell’immagine della bambina con il pallone. Andando oltre la fotografia, l’arte e l’impegno civile, Letizia Battaglia si è distinta per l’appassionato impegno sociale e politico, ritraendo la profonda essenza della Sicilia, i volti e la società di Palermo, le scene di crimine e le vittime della mafia. Letizia Battaglia è famosa per le sue fotografie sulla mafia, in cui poliziotti, magistrati, rappresentanti delle Istituzioni simboleggiano la lotta civile contro Cosa nostra, contro la corruzione, la violenza e la criminalità organizzata.
La sua produzione fotografica ha conseguito numerosi riconoscimenti internazionali.
BIO
Letizia Battaglia, nata a Palermo nel 1935, è tra le prime donne fotoreporter italiane. Dirige dal 1974 al 1991 il team fotografico del quotidiano del pomeriggio L’Ora di Palermo e fonda con Franco Zecchin l’agenzia d’Informazione Fotografica. E’ stata attivista, fotografa, editrice, regista, ambientalista, Assessore alla Vivibilità con la giunta di Leoluca Orlando negli anni della Primavera Deputato di Regionale dell’Assemblea Regionale Siciliana e molto altro.
E’ cofondatrice del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”. E’ la prima donna europea a ricevere nel 1985 a New York il W. Eugene Smith Grant per la fotografia sociale (con Donna Ferrato) e nel 1999 a San Francisco il Mother Jones Photography Lifetime Achievement Award per la fotografia documentaristica. Nel 2007 a Colonia la Deutsche Gesellschaft für Photographie le assegna il Dr. Erich Salomon Award. Nel maggio 2009 viene premiata a New York con il Cornell Capa Infinity Award.
E’ fondatrice nel 1986 della rivista Grandevù - Grandezze e bassezze della città di Palermo, nel 1991 della rivista Mezzocielo, bimestrale realizzato da sole donne e nel 1992 delle Edizioni della battaglia. Nel 2017 il New York Times l’ha inserita tra le undici donne del pianeta più rappresentative dell’anno. E’ tra le mille donne segnalate per il Noble per la pace del Peace Women Across the Globe. Ha tenuto mostre personali e collettive in importanti musei e istituzioni in Italia e all’estero tra i quali Centre Georges Pompidou di Parigi, Tate Modern di Londra, Palais de Tokio di Parigi, Museum of Contemporary Art di Chicago, Biennale of Istanbul, Palazzo Grassi, Fondation Pinault di Venezia, Le Mois de la Photo di Montreal, Festival International du Photojournalisme di Perpignan, Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, MAXXI Museo Nazionale delle Arti di Roma, Istituto Moreira Salles di Rio de Janeiro e Sao Paulo , Casa dei Tre Oci di Venezia, Palazzo Reale di Milano. Nel 2017 apre il Centro Internazionale di Fotografia della Città di Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa. Nel 2021 fonda insieme ai nipoti Matteo e Marta Sollima l’Associazione “Archivio Letizia Battaglia”. Scompare a Palermo il 13 aprile 2022 all’esta di 87 anni.
Tra le principali pubblicazioni: Chroniques sicilienne (Actes Sud, 1999), Letizia Battaglia: Passion, Justice, Freedom, di Melissa Harris (Aperture 19999), Dovere di Cronaca (Peliti Associati, 2006), Sulle ferite dei suoi sogni, di Giovanna Calvenzi (Bruno Mondadori, 2010), Diario (Castelvecchi, 2014), Letizia Battaglia. Antohologia di Paolo Falcone (Drago, 2016), Letizia Battaglia. Per pura passione di Paolo Falcone, Margherita Guccione e Bartolomeo Pietromarchi (Drago 2016), Letizia Battaglia. Palermo di Paolo Falcone (IMS, 2018). Letizia Battaglia. Fotografia come scelta di vita di Francesca Alfano Miglietti (Marsilio, 2019). Mi prendo il mondo ovunque sia, con Sabrina Pisu (Einaudi, 2020), e Volare alto volare basso con Goffredo Fofi (Contrasto, 2021).