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L'opera d'arte Fulgur a Castello D'Albertis

L'opera d'arte Fulgur a Castello D'Albertis
Calendary Il 09-06-2022

Una testa di capodoglio, in stretta relazione con un vero e proprio “bastone luminoso” al neon appoggiato sulla cresta del cranio: proprio dove i balenieri cercavano di puntare l’arpione per impossessarsi del prezioso olio in essa contenuto. È Fulgur, opera che il suo ideatore, l’artista Mauro Panichella, ha deciso di donare al Museo delle Culture del Mondo di Genova. L’opera – assieme alla proposta di donazione – verrà presentata al pubblico giovedì 9 giugno (ore 18.30) nelle sale di Castello D’Albertis, sede del museo.

La realizzazione artistica è davvero particolare. Può essere pensata come una meridiana orizzontale, disutile - in questo caso - alla misurazione scientifica del tempo e dello spazio, ma in correlazione con il “fulmine” ed il “baleno”, parole che ben collegano la balena, l’elettricità e l’improvviso manifestarsi di un evento straordinario, fulmineo appunto come l’apparizione della schiena di una balena che compare sul filo dell’acqua. Le connessioni, tuttavia, non si fermano qui. Balene e meridiane si rifanno al mondo del capitano Enrico Alberto D’Albertis, viaggiatore, fotografo e scrittore, che collezionava vertebre e mandibole di cetacei (oltre a tantissimi altri cimeli) e ha costruito circa cento meridiane, di cui ha conservato foto e disegni costruttivi.

A Castello D’Albertis, l’opera richiama per l’appunto alla mente le vertebre – e le mandibole - di balena collezionate dal capitano D’Albertis ed in parte usate per arredare la sua dimora ed il giardino, secondo la tendenza nordeuropea in voga all'epoca (siamo a cavallo tra la fine dell'800 e gli inizi del '900) di incorporare resti animali sulle facciate degli edifici a scopo decorativo.

Fulgur va quindi a sposarsi con la filosofia inclusiva del museo e che possa rappresentare un esempio dell’eredità culturale lasciata dal fu proprietario del magnifico e omonimo Castello alle nuove generazioni di filosofi, artisti, scienziati ed esploratori.

Alla presentazione dell’opera interverranno Amina Gaia Abdelouahab, storica e critica d'arte, e Caterina Gualco, curatrice.
L’ingresso è gratuito. Necessaria la prenotazione al numero 010 2723820, oppure scrivendo alla e-mail biglietteriadalbertis@comune.genova.it.

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