Parassiti. Un diario nei giorni del Covid-19, Incontro con Ascanio Celestini
Giovedì 15 ottobre 2020, alle ore 17:00, a Palazzo San Giorgio, Celestini chiude la XIII edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione”, dedicata quest’anno a “La peste da Omero al Covid”, con una conversazione in cui spiega le emozioni, le esperienze e i ragionamenti da cui nasce “Parassiti. Un diario nei giorni del Covid-19”, il nuovo testo di Ascanio Celestini presentato una volta su Radio 3 lo scorso luglio e inedito per il teatro. Con questa storia scritta durante la pandemia, l’attore romano è al centro di due appuntamenti di Teatro Pubblico Ligure, realtà culturale ideata e diretta da Sergio Maifredi.
Dopo questo prologo, alle ore 21, con la musica dal vivo eseguita dal fisarmonicista Gian Luca Casadei, lo spettacolo va in scena a Sori, nell’ambito di Soriteatro, secondo appuntamento della Stagione 2020/2021. A Palazzo San Giorgio l’ingresso è libero ma è necessaria la prenotazione a info@teatropubblicoligure.it .
Ascanio Celestini da anni è un compagno di strada di Teatro Pubblico Ligure, ospite di rassegne e festival in cui i rispettivi progetti si incrociano e si potenziano. In particolare, è stato uno dei primi protagonisti di Odissea un racconto mediterraneo, uno spettacolo andato anche in onda su Rai 5, che rappresenta uno dei progetti di maggiore successo di Maifredi. Parassiti è composto da tre racconti scritti come una telecronaca del lockdown, con l’obiettivo di rivivere i momenti più particolari dei mesi in cui le nostre abitudini hanno cominciato a cambiare. Basta abbracci, basta strette di mano, basta stare insieme. Basta perfino celebrare i lutti, nel tentativo di non respirare il parassita. Celestini racconta piccole storie comuni con i tanti riflessi di una situazione inaspettata e difficile da accettare. Uomini e donne comuni alle prese con una realtà ancora in evoluzione. Il Covid-19 non solo ha modificato alcuni aspetti della vita pratica, ma ci ha imposto di rivedere e rimodulare le nostre relazioni, le dinamiche dei nostri affetti, le nostre cerimonie e i riti abituali della convivenza. Ascanio Celestini riesce a toccare le corde più profonde delle nostre reazioni conseguenti a queste trasformazioni e a questi forzati adattamenti.