Primule
Primule - mostra ospitata a Palazzo Ducale (Sala Dogana) dal 4 al 21 ottobre 2018 - vuole essere un racconto. Primule è Louisa May Alcott, Alda Merini, Rupi Kaur. È tutto ciò̀ che ci accomuna e a volte ci allontana. È un dialogo, fatto di fotografia, scrittura e pittura. Primule è Diane Arbus e Jane Austen. È fragilità, forza e bellezza. Vuole essere un racconto fatto di simbologie femminili, di crepe e macchie, di animo e pelle. Vuole essere un racconto delicato, che ti porta a pensare all’infanzia e ai fiori che racchiudono il tuo giardino.
Primule nasce dalle fotografe Silvia Mazzella e Benedetta Boveri. Entrambe indagano sulla figura della donna: dalla sua bellezza incorniciata dai dettagli del viso, dalle crepe del suo corpo e dalla sua fragilità. Il nome Primule nasce dal fiore che sboccia per annunciare la primavera che si collega alla figura della Venere nel Botticelli: Il mantello rosso che porge alla dea è decorato con primule, rose e rametti di mirto. Primule diventa il nome della ricerca che raffigura la nascita della donna, nell’età adulta, quando si mette a confronto con se stessa e il mondo che la circonda. L’intento del progetto è quello di unire due fotografie per creare un percorso sulla donna attraverso vari mezzi come: Fotografia, Pittura, Scrittura.
Due giovani fotografe, due visioni sulla donna a confronto, per creare una suggestiva visione della realtà femminile, con tutte le sue simbologie e caratteristiche.
Primule vuole essere un dialogo aperto al pubblico, un diario d’infanzia, di perdita e di rinascita. La giovane curatrice Virginia Lupo e Sofia Torre, giornalista freelance, hanno accompagnato Primule con i loro testi. Giovanissime e caparbie hanno interpretato Primule con due stili differenti e coinvolgenti. Da una parte lo spettatore è accompagnato alla visione delle immagini dall’altro è invitato a riflettere su alcuni concetti come nel testo ‘ Il diritto di essere una donna che dà fastidio’ di Sofia Torre.
Per rendere la mostra più dinamica e partecipativa, si è deciso di dedicare uno spazio del progetto alla libera interpretazione. Sono stati selezionati 9 autori che hanno realizzato la propria visione Primule. Dal dipinto ad olio a quello ad acquarello, dalla fotografia sperimentale alle parole scritte nero su bianco. Ogni mezzo ha lo stesso valore e la stessa valenza. Gli autori hanno affrontato il tema della femminilità, riflettendo sull’identità legata all’eredità famigliare e culturale, al taboo, all’iconografia greca, alle osservazioni più intime che prendono forma in maniera sfrontata, delicata e realistica.
Autori: Andy Mcfly, Arianna Maestrale, Caterina Lorenzetti, Caterina Scolari, Chiara De Maria, ERRESULLALUNA+ChuliPaquin, Jessica Morichi, Martina Nai Fovino e Tatiana Minelli.
Durante l’esposizione sarà possibile visionare e acquistare il catalogo Primule in 30 copie limitate e firmate dalle autrici.
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