TINO REPETTO. LA RICERCA DELL’ASSOLUTO
TINO REPETTO. LA RICERCA DELL’ASSOLUTO
Dal
16-12-2021
al
27-02-2022
Una donazione e tre esposizioni in memoria dell’artista, tra Genova e Milano. Un’importante donazione giunge nelle collezioni del Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti: quaranta disegni e due dipinti a olio su tela, opere che illustrano l’attività artistica di Tino Repetto, artista genovese di nascita ma milanese di adozione, che alla sua città e - in particolare alla Ligustica che aveva frequentato in gioventù - ha voluto destinare una significativa testimonianza della sua produzione.
Una donazione che colma una lacuna, poiché l’artista non era ancora rappresentato nelle collezioni pubbliche genovesi e la cui occasione ha dato il via a un progetto espositivo su tre sedi: il Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti ospiterà il primo evento di dicembre, a cura del Conservatore Giulio Sommariva, al quale seguono altre due mostre nel mese di gennaio allo Studio d’Arte del Lauro di Milano, a cura di Cristina Sissa, e a Palazzo Nicolosio Lomellino, a cura di Claudio Castellini.
Un filo sottile, come quello che contraddistingue il segno di Tino Repetto, conduce il visitatore sulle sue tracce, disegnando un percorso analogo a quello intrapreso dall'artista stesso, nella condivisione degli affetti dei suoi luoghi e delle atmosfere a lui care.
Il catalogo, edito da Sagep, raccoglie infine l’intero corpus di opere in mostra, ed è arricchito da nuovi testi critici e dalla ripubblicazione di alcuni saggi e interviste.
TINO REPETTO. LA RICERCA DELL’ASSOLUTO.
Disegni a matite colorate, a tecnica mista, a china, rievocano la sagoma di un albero, l’intrecciarsi dei rami delle palme, l’addensarsi della vegetazione, l’inclinarsi nodoso di un fico, l’ammassarsi degli scogli, il cielo. Le opere di Tino Repetto donate al Museo dell’Accademia Ligustica testimoniano il legame, anzitutto interiore, che l'artista ha mantenuto con la sua terra e l’importanza che il disegno, come processo artistico ancor prima che come pratica, ha rivestito nella sua ricerca.
A un nucleo compatto di lavori eseguiti in buona parte fra il 1960 ed il 1968, e già scelti nel 2001 con l’allora Direttore della Ligustica Gianfranco Bruno, si è unita recentemente un’ulteriore donazione di una decina di disegni successivi e di due dipinti ad olio su tela, che contribuiscono a delineare il suo percorso. Un esercizio che si ha la tentazione di definire continuo, nel quale ad opere che rivelano una relazione riconoscibile con il reale se ne affiancano altre di chiara matrice informale.
La vicenda di Tino Repetto ha fin dagli esordi una sua peculiarità: dopo una laurea in Ingegneria, conseguita a Genova, decise di dedicarsi alla pittura, dando seguito ad una passione che già coltivava da studente. Seguì, quindi, i corsi dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, probabilmente intorno alla metà degli anni Cinquanta, data alla quale si conoscono le prime testimonianze della sua pittura, figurative dal colore corposo. In questi anni, Repetto si forma alla pittura ed al disegno con un’attenzione particolare a Van Gogh, a Cézanne, agli Impressionisti, da lui stesso indicati come suoi riferimenti, in un momento nel quale la ricerca artistica aveva virato verso l’astrazione. Nel 1957 il soggiorno a Parigi, a Les Halles, lo avrebbe messo a contatto con un ambiente vivace e complesso, nel quale poté vedere le opere di quegli artisti e conoscere direttamente le ultime tendenze, compreso l’Informale di Wols, Fautrier, Dubuffet.
Al ritorno, Repetto si trasferisce a Milano, città di «laboriosa nebbia», uno dei centri più vivi della cultura artistica, luogo di incroci per lui fondamentali, evocati con moderazione, quasi con ritrosia, come quello con Morlotti, presente come suggestione in alcune opere della fine degli anni Cinquanta. È probabilmente nei primi anni Sessanta che Repetto entra in contatto con Gino Ghiringhelli e con la Galleria il Milione, centrale per la storia dell’astrattismo in Italia.
Figura autonoma, per certi versi isolata nel panorama artistico più recente, Tino Repetto ritorna alla Ligustica con un gruppo di lavori che partono dal paesaggio ligure e dialogano con l’esistenza. Si completa un percorso avviato in passato, se ne apre un altro che mira ad approfondire la conoscenza dell’artista.
Questa donazione ha inoltre permesso alla Ligustica di proseguire un dialogo con Palazzo Nicolosio Lomellino, già partner in molte avventure artistiche, e di avviarne uno con la galleria Studio d'arte Del Lauro di Milano. Lega le tre iniziative un filo sottile, come quello che contraddistingue il segno di Tino Repetto, che condurrà il visitatore sulle sue tracce, disegnando un percorso analogo a quello intrapreso dall'artista stesso, nella condivisione degli affetti dei suoi luoghi e delle atmosfere a lui care.
LE ESPOSIZIONI
Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova
16 dicembre 2021 - 13 febbraio 2022
inaugurazione giovedì 16 dicembre, ore 17.00
visite: dal martedì al venerdì 14.30 / 18.30 su prenotazione (010.560131)
sabato e domenica 10.30 / 18.30
25 e 26 dicembre, 1 e 2 gennaio, 6 gennaio 14.30/18.30
Largo Pertini 4 - 16121, Genova
Palazzo Nicolosio Lomellino
20 gennaio - 20 febbraio 2022
inaugurazione giovedì 20 gennaio, ore 18.00
visite: dal martedì al venerdì 15.00 / 18.00
sabato, domenica e festivi 10.00 / 18.00
via Garibaldi 7 - 16124 Genova
Studio d’Arte del Lauro Milano
13 gennaio - 27 febbraio 2022
inaugurazione giovedì 13 gennaio, ore 18.00
visite: su appuntamento telefonando al numero +39 3408268664
via Mosè Bianchi - 20149, Milano
Allegati:
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