InterDANTE - Siamo Inferno
Con 200 repliche in tutta Italia, arriva a Genova la performance InterDANTE - Siamo Inferno, un omaggio all’opera più iconica della letteratura italiana che si sostanzia in un viaggio culturale attraverso l’Italia.
Organizzato dalla Direzione Politiche culturali del Comune, lo spettacolo è un omaggio alla propria città di origine da parte di Alberto Uva, anima di tutte le iniziative culturali di Villa Sormani Marzorati Uva, dimora storica della sua famiglia in Brianza.
L’appuntamento è per sabato 16 novembre alle 21 nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Le prenotazioni sono aperte al link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-itinerdante-1064457654499
Dopo l’introduzione di Uva e la dissertazione storico-letteraria di Giacomo Montanari, Silvia Corbetta accompagnerà il pubblico verso l’inizio dello spettacolo.
In scena i Naufraghi Inversi: l’attore cinematografico e televisivo Eugenio Di Fraia, che recita i versi originali della Divina Commedia, accompagnato dal musicista Angelo Marrone, diplomato al Conservatorio di Firenze. Una recitazione naturale, che invita a una riflessione sui temi contemporanei e dimostra l’attualità dell'opera dantesca. I costumi richiamano la figura del naufrago, simbolo letterario che accomuna alcuni dei più grandi capolavori della poesia italiana, ed evocano la condizione di chi si trova disperso e senza meta nell'infinito mare della sua meraviglia.
Il nome della compagnia, Naufraghi Inversi, è un esplicito riferimento all'Infinito di Leopardi, con il suo celebre "naufragar m’è dolce in questo mare", ma allude anche all’Ulisse del 26° canto dell’Inferno che, nel tentativo di oltrepassare i limiti umani, finisce per svanire negli abissi marini, appunto, naufragando. Il costume dell'attore, strappato e logoro, richiama anche l'avvenuto attraversamento della selva oscura e dell'Inferno dantesco: per "riveder le stelle" è necessario oltrepassare l'oscurità, immergendosi nel proprio inferno più intimo.
Qualsiasi sia la selva in cui ci smarriamo, l'essenziale è ritrovare la via; ma non si può ritrovare la via senza sacrificio, così come non si può uscire intatti dall'Inferno; il cammino trasforma e segna, ma solo non astenendosi dal compierlo possiamo condurre la nostra anima, infine, alla sua più meravigliosa luce, sfavillante come le stelle.
ItinerDANTE ha ricevuto il patrocinio di: Società Dante Alighieri, Hypermedia Dante Network della Scuola Normale Superiore di Pisa, Associazione degli Italianisti Adi Dante.
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